Galizia, Alsazia, Moravia, Occitania. Sono solo alcune
delle realtà geografiche che, parafrasando il movimento indipendentista
scozzese, potrebbero un domani trasformarsi in entità completamente autonome.
Lo rivela una curiosa mappa elaborata dall'Alleanza Libera Europea, partito
politico europeo a favore delle cosiddette "nazioni senza Stato". Per
certi versi rimanda ad altre epoche storiche, come quella a cavallo del
Trecento, quando l'Europa era un'accozzaglia di stati e staterelli in continuo
mutamento sociale e politico. Nell'originale mappa la Germania unita è
irriconoscibile. C'è, infatti, di mezzo la Baviera, regione storica a nord
delle Alpi, con un'estensione che supera i 70mila chilometri quadrati, il territorio
tedesco più esteso. Ha una popolazione di oltre dodici milioni di abitanti, e
usi e costumi peculiari. Il nazionalismo bavarese è sempre stato molto forte,
anche perché la regione ha mantenuto la sua autonomia fino alla fine
dell'Ottocento. L'Alsazia, a ovest, è invece da sempre terra di grandi scontri
culturali fra Germania e Francia. Lo stesso accade in Lorena. Calda la
situazione anche in alcuni territori facenti capo a Parigi; in Bretagna, in
particolare, una persona su cinque è palesemente a favore dell'indipendenza. La
stessa voglia d'indipendentismo si respira in Italia. Il Veneto, riconducibile
alla storica Repubblica di Venezia, è un concetto storico-geografico che
sopravvive dal nono secolo, a seguito dei cambiamenti avvenuti durante l'impero
bizantino. Scalpitano anche la Savoia, la Sardegna e il Sud Tirolo. Altrettanto
leggendario il movimento indipendentista basco. Di fatto, i cosiddetti Paesi
Baschi, rappresentano una comunità autonoma della Spagna le cui tradizioni
affondano addirittura alle prime incursioni dell'uomo moderno in Europa. Ma la
situazione è caotica anche in Galizia e in Andalusia. La prima regione si trova
a nord-ovest della penisola iberica e conta quasi tre milioni di abitanti; l'Andalusia,
ancora più popolosa, sfiora i dieci milioni di abitanti e fa forza sulla sua
cultura "cosmopolita", figlia di un background sociale che rimanda ai
romani, agli arabi e ai cartaginesi. Politici e sociologi ritengono che il
desiderio d'indipendentismo sia anche figlio della crisi economica che sta attanagliando
il Vecchio continente. La speranza delle tante "nazioni senza Stato"
si basa, infatti, sulla convinzione che l'autonomia possa essere l'unica strada
percorribile per fare rifiorire le economie locali, grazie a politiche
specifiche incentrate sui singoli territori.
Magazine Scienze
Galizia, Alsazia, Moravia, Occitania. Sono solo alcune
delle realtà geografiche che, parafrasando il movimento indipendentista
scozzese, potrebbero un domani trasformarsi in entità completamente autonome.
Lo rivela una curiosa mappa elaborata dall'Alleanza Libera Europea, partito
politico europeo a favore delle cosiddette "nazioni senza Stato". Per
certi versi rimanda ad altre epoche storiche, come quella a cavallo del
Trecento, quando l'Europa era un'accozzaglia di stati e staterelli in continuo
mutamento sociale e politico. Nell'originale mappa la Germania unita è
irriconoscibile. C'è, infatti, di mezzo la Baviera, regione storica a nord
delle Alpi, con un'estensione che supera i 70mila chilometri quadrati, il territorio
tedesco più esteso. Ha una popolazione di oltre dodici milioni di abitanti, e
usi e costumi peculiari. Il nazionalismo bavarese è sempre stato molto forte,
anche perché la regione ha mantenuto la sua autonomia fino alla fine
dell'Ottocento. L'Alsazia, a ovest, è invece da sempre terra di grandi scontri
culturali fra Germania e Francia. Lo stesso accade in Lorena. Calda la
situazione anche in alcuni territori facenti capo a Parigi; in Bretagna, in
particolare, una persona su cinque è palesemente a favore dell'indipendenza. La
stessa voglia d'indipendentismo si respira in Italia. Il Veneto, riconducibile
alla storica Repubblica di Venezia, è un concetto storico-geografico che
sopravvive dal nono secolo, a seguito dei cambiamenti avvenuti durante l'impero
bizantino. Scalpitano anche la Savoia, la Sardegna e il Sud Tirolo. Altrettanto
leggendario il movimento indipendentista basco. Di fatto, i cosiddetti Paesi
Baschi, rappresentano una comunità autonoma della Spagna le cui tradizioni
affondano addirittura alle prime incursioni dell'uomo moderno in Europa. Ma la
situazione è caotica anche in Galizia e in Andalusia. La prima regione si trova
a nord-ovest della penisola iberica e conta quasi tre milioni di abitanti; l'Andalusia,
ancora più popolosa, sfiora i dieci milioni di abitanti e fa forza sulla sua
cultura "cosmopolita", figlia di un background sociale che rimanda ai
romani, agli arabi e ai cartaginesi. Politici e sociologi ritengono che il
desiderio d'indipendentismo sia anche figlio della crisi economica che sta attanagliando
il Vecchio continente. La speranza delle tante "nazioni senza Stato"
si basa, infatti, sulla convinzione che l'autonomia possa essere l'unica strada
percorribile per fare rifiorire le economie locali, grazie a politiche
specifiche incentrate sui singoli territori.
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