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Voglio essere Chiara: Orzata

Creato il 20 marzo 2011 da Gianclint

Voglio essere Chiara: OrzataHo una febbre da cavallo. E questa sconfitta amarissima mi fa stare ancora più male. Io alzo bandiera bianca. Non ce la faccio più.

Questa squadra, lenta, involuta, che crea palle gol con la frequenza della pioggia nel deserto, mi ha logorato. Ora si è specializzata  nel colpo a effetto. Far segnare avversari, liberi come uccelli di bosco, su palle inattive. Questa volta il beneficiato è stato Goian. Van Bommel ha sbagliato il fuorigioco…… Sabato scorso si era dimenticato di Rudolf. Sempre la solita, maledetta storia. In più abbiamo perso anche Pato. Bene!

Io prenderei di petto giocatori e allenatore e li incollerei al muro! Gli attributi, questi sconosciuti.  Un punto con Bari e Palermo. Fuori dalla Champions con quel grande squadrone che è il Tottenham. Ma dove vogliamo andare? I sogni sono finiti miseramente nella pochezza di una squadra incapace di cambiare ritmo, di pungere, di far male. La ricreazione è finita, ragazzi! Che settimana tremenda!

Dall’illusione del più 7 alla certezza del più 2. Addentrarmi nel ricordo di questo schifo di partita è una sofferenza alla quale non voglio sottopormi. Mi si è gelato il sangue sul gol. Sapevo, come tutti, che sarebbe stato impossibile vincere. Mai una volta siamo riusciti a ribaltare il risultato! Mai!

Cassano? Ci serviva una prima punta. Abbiamo preso lui. L’area è vuota e gli avversari non fanno fatica a contenerci. Andiamo ai due all’ora…. Tengo a freno la rabbia che mi schiuma dentro. Sembra che a loro ne freghi poco. Perché dovremmo dannarci l’anima noi?

Le dichiarazioni di Allegri sono sempre le stesse. Noiose. Monocordi. Prive di vita e di forza. Nel pre partita ho visto Nesta sbadigliare sul campo. Pato e Cassano ridere tra di loro. Questo l’approccio. Ci si può meravigliare se poi le cose sono andate così? Ci manca la qualità, dicono. Il Bari ne ha forse più di noi? Ci mancano gli attributi! Anche in panchina. Finchè Ibra ha tirato la carretta, siamo andati avanti. Con lui stremato, il diluvio. Siamo tornati nel pantano della mediocrità, con un piede nel fango e l’altro pure.

Difficile dimenticare i miei dispiaceri con il latte e miele. Ma in che altro posso tuffarmi con questa maledetta tosse? In un’orzata? L’orzata l’abbiamo presa stasera. E tra due settimane…… Brrr!!!!!! Aiutoo!!!! Voglio andare su Plutone. Noi titilliamo il pallone. Gli facciamo assumere l’aria patetica e innocente di tutte le cose che hanno perso la loro dignità. Mai che lo indirizziamo in porta con la dovuta verve. Mai!

Ibra non è un giocatore da Champions, dicono. Seedorf e Janku, invece, lo sono? E Anto? Il tram dello scudetto, quel tram chiamato desiderio, è giunto al capolinea. Domani è un altro giorno? Sì, un altro giorno del cappero! Gli Orrendi…. Ipocritino Bei Capelli….. Nooo!!!!!! Purtroppo, però, sono più forti. Questa l’amara verità con cui passo e chiudo, andando verso una notte da incubo. Una volta avevo la febbre di Milan.

Ora solo una maledetta febbre che, pur essendo da cavallo, mi angustia meno del Milan.

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