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Voglio guardare

Creato il 07 aprile 2014 da Ninapennacchi

Voglio guardareQuando ho chiuso l'ultima pagina di questo libro, ho pensato: "eh?".
Perché, ehm... non è che l'abbia proprio capito.
Sentendomi molto stupida, ho fatto un veloce giro in rete. E mi sono sentita sollevare: in effetti, non l'ha capito nessuno!
Ma forse, a livello inconscio, il messaggio arriva comunque: un messaggio più che amaro, angosciante. Un noir di quelli che ti incrina, perché qui si parla di un assassino di bambine. Ci stai malissimo; e l'autore, non dando nessun giudizio morale sul serial killer, e anzi mostrandotelo "umano" in più occasioni, ti spaventa ancora di più.
Insieme all'assassino, incontriamo Celeste; ragazzina di sedici anni che si prostituisce... perché? L'autore, dal perfido che è, ovviamente non ce lo rivela. Per una sorta di male di vivere, immaginiamo, un male di vivere che "vuole guardare"... o forse no?
Nell'incontro di queste tue persone malate, un rapporto di simbiosi che, ovviamente, non può risultare salvifico.
Sapete che, sebbene non molli a De Silva mai più di tre stelline nel giudizio, non riesco a smettere di leggerlo. Finora ho affrontato due suoi "rosa", Non avevo capito niente e Mancarsi - e del resto sapete che la mia definizione di rosa è molto ampia - di cui ho trovato da ridire sui finali stucchevoli.
Nei noir, invece, ci va giù pesante. A partire dallo stile. Talmente secco che nella maggior parte delle frasi manca il verbo. Un po' troppo secco, per i miei gusti, che ultimamente preferisco uno stile più piano. In ogni caso, un autore che sa dare all'italiano un suono nuovo; che riesce a descrivere e farti sentire in pancia le situazioni più indicibili. Chissà se usa qualche tecnica neurolinguistica? Sarebbe interessante studiare ogni frase e verificare questa mia ipotesi. Comunque, concludendo, io odio questo autore, e lo amo. Insomma, tutto nella norma.
Intanto, sono entrata nella fase "solo letture". Fino a settembre non chiedetemi nessuno sforzo mentale. Non che negli altri periodi dell'anno... ops! Cioè, volevo dire...
AHEM!
Dicevo. Sono ancora in mood invernale, quindi mi sento attirare da thriller, spappolamenti, squartamenti vari: il libro che comincerò stasera è Il ladro di anime di Sebastian Fitzek, di cui non so assolutamente nulla. Il mio spacciatore di fiducia me l'ha venduto dicendomi: "è un ottimo giallo". Speriamo!
Poi, se rientro in "pink mood", passo all'inglese per leggere un romance che tutti definiscono bellissimo, divertente e, soprattutto, non banale: Wallbanger. E con una copertina così...
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