Magazine

Voglio lavorare ma sono mamma

Creato il 19 settembre 2014 da Mammeindifficoltà
Voglio lavorare ma sono mamma
Non sapevo bene come cominciare questo post.
Ci ho pensato e ripensato, volevo usare una frase iniziale ad effetto, un titolo che vi poteva incuriosire, perché sono sicura che quello che sto per scrivere lo vivono in tante, ma alla fine mi sono messa alla tastiera e ho lasciato che i miei pensieri uscissero così, senza programmare, un po' come se voi foste le mie amiche, e con le amiche si parla come un fiume in piena e io così voglio fare.
Da quando è nato il mio bambino due anni fa, ho avuto la fortuna di seguirlo e crescerlo 24h su 24, ma ora che voglio tornare a lavorare, a fare l'educatrice di asilo nido, vedo solo porte chiuse in faccia, nasi che si arricciano perché sono mamma, perché sono giovane e sicuramente un altro figlio lo faccio, perché il mio bimbo è piccolo e si ammalerà spesso e io di conseguenza prenderò permessi o ferie, non importa se io ad ogni colloquio dico che va all'asilo nido e che ho 3 nonni che mi aiutano, ma va questo non lo sentono, e ad un colloquio è venuto pure fuori che l'andare all'asilo nido non è una nota positiva, perché lì i bimbi si ammalano e quindi starebbe a casa spesso e io chiederei permessi a go go... giusto no?!!!! Discriminare in tutto e per tutto una mamma che vuole tornare a fare il lavoro che ama, che ha 10 anni di esperienza, che ancora adesso da consulenze amichevoli alle sue ex mamme dei bambini che hanno frequentato con me l'asilo nido... questo non importa, tutto viene infangato dalla mia meravigliosa maternità che però a tutti da problemi e pensieri, eppure un'educatrice mamma è un'educatrice migliore, ne sono convinta, perché ho visto il cambiamenti nell'approccio con i bambini, ma soprattutto con le mamme, che capisco meglio, in cui mi immedesimo e che ascolto con orecchio diverso, le posso aiutare davvero adesso, perché per molte cose ci sono passata anche io.... ma nulla, tutto questo nessuno lo guarda... nessuno lo apprezza.
Per non parlare del fatto che ho deciso di non essere più sfruttata e quindi non accetto più incarichi, e vi assicuro ne ho ricevuti tanti, dove si lavora per 8/10 ore e la retribuzione è di 500 euro se non meno, con contratti a progetto o anche peggio, dove si, come ho fatto in passato, puoi fare se non hai famiglia o sei appena uscita da scuola, ma non adesso, ovviamente di avere una persona con tanta esperienza, che renda la qualità del lavoro migliore, non interessa a nessuno e tutti ripiegano su ragazze giovani, senza esperienza, che vanno formate daccapo e che accettano retribuzioni al limite dello schiavismo.
E poi ci sono anche quelle scuole dell'infanzia, perché ho provate anche lì, che ti dicono che preferiscono le laureate, io ci credo poco... l'esperienza fa molto più dello studio, e poi io sono nel vecchio ordinamento che può insegnare solo col diploma... comunque non nascondo che prima di sposarmi avevo tante proposte e ora stop, chissà come mai, tra l'età e la situazione famigliare vengo sempre scartata... e questo mi fa una rabbia tremenda, rifarei mio figlio altre 100 volte, perché è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata e se gente che lavora per e con i bambini non lo capisce e lo reputa un problema, non dovrebbe nemmeno fare il lavoro che fa.
Penso sempre anche che le scuole stesse hanno pochi fondi , hanno pochi soldi e non possono pagare molto, ma sicuramente non si può proporre ad una persona, con o senza esperienza, vecchia e giovane che sia, di lavorare quasi gratis.
Ciò che si da, è ciò che si riceverà.
Un abbraccio
Pamela

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog