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Voglio solo tornare a leggere

Creato il 07 ottobre 2015 da Mcnab75

leggere da soli

L’avevo detto, che questo sarebbe stato un autunno polemico.
Se poi ho degli amici che mi forniscono degli assist d’oro, non posso fare a meno di insaccare. Sarà l’istinto del bomber (sì, come no).
Sta di fatto che un paio di giorni fa un amico e collega mi ha confessato di essere stufo di leggere articoli di tizi che si proclamano #massimiesperti di un genere letterario qualunque, nel tentativo di farlo proprio.
Questo processo è iniziato qualche anno fa, con la Gambera e il suo staff di vapor-mostri. L’idea di stabilire un canone – del tutto fasullo e discrezionale – su cosa è steampunk e cosa no, ha attecchito su diversi lettori. Non contenti, questi letterati da bar hanno abbracciato anche altri sottogeneri del fantasy e la bizarro fiction.
Ma la Gambera è stato solo l’inizio.
Come tutte le migliori apocalissi, l’anticristo di turno ha spalancato le porte dell’inferno della mmmerda.

Le conseguenze sono visibili a chiunque si occupa di narrativa di genere e del fantastico.
Proliferano blog che, come cittadelle post-atomiche governate da pompose teste di minchia, pronunciano editti in cui dichiarano cosa è horror e cosa no, cosa è sword and sorcery e cosa no, cosa è fantascienza e cosa no (mi raccomando, The Martian non è fantascienza, sennò il lettore si spaventa!). Idem per la zombie fiction, oramai dibattuta – proprio come una salma decomposta – da due o tre gruppetti di signori delle wasteland.

Non ci sarebbe nulla – proprio nulla – di male se tali comunità si dedicassero a una meritoria opera di analisi e di approfondimento di tutti questi filoni.
E, per carità di Dio, c’è chi lo fa. Ne cito uno su tutti: Kentucky mon amour, ottimo blog dedicato al western in tutte le sue forme. Visitatelo, perché merita.
Ma per ogni Kentucky esistono almeno due imbecilli #massimiesperti pronti a cavillare su ogni commento fatto riguardo a un libro. “No, non è steampunk, direi piuttosto clockpunk!” “Jack e il Fagiolo Magico è il primo esempio di dark fantasy, ve lo dico io!
Etc etc.

#massimiesperti

#massimiesperti

Peggio ancora sono quelli che vengono a dirti che il libro X è bello, ma che servirebbero più sangue, più parolacce, più stupri o magari più scoregge. E non lo dicono come parere personale – la cosa sarebbe lecita – bensì come verità dogmatica.

A causa di queste persone sono arrivato ad affermare che rimpiango i bei tempi in cui leggevo e basta.
Leggevo e parlavo di libri con poche persone, in modo tranquillo e pacato, senza dover fare a gara a chi ne sapeva di più, o a chi sapeva spacciarsela meglio.
Del resto questo è uno strano paese: il fantastico stava meglio negli anni ’80, quando le librerie traboccavano di libri di fantascienza, fantasy e horror. Ora, nell’era dell’interconnessione permanente, il resto del mondo va avanti ed esplora nicchie interessanti e particolari, mentre qui in Italia tali nicchie vengono occupate da ingombranti stronzi e le librerie sono invase da boiate immonde.


(A.G. – Follow me on Twitter)


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