Vogliono tutto

Creato il 28 novembre 2012 da Tnepd

Me ne sto convincendo ogni giorno di più. Il testo fondamentale per interpretare questa orrenda realtà è “Shock Economy” di Naomi Klein

Senza averlo letto non si può capire fino in fondo cosa ci stia succedendo dopo che i più infami tra i traditori ci hanno consegnato mani e piedi legati all’oligarchia mondiale che non si accontenta di vivere la sua porca vita ma vuole spazio vitale, come i nazisti, eliminando quegli odiosi poveri e quegli ancor più insopportabili medioborghesi che, a differenza dei poveri senza speranza, potrebbero, con un governo attento ai bisogni dei suoi cittadini, aspirare al benessere, al miglioramento delle condizioni sociali e non al mero tirare avanti.
“Shock Economy” è un libro dell’orrore, è un libro che toglie il sonno e che rischia di togliere la speranza. Però, mettendo tante tessere una accanto all’altra ci rivela ciò che avevamo sospettato ma non volevamo credere. E’ il testo base da cui partire per l’organizzazione di una possibile difesa. Tenendo presente che non possiamo contare sui politici, tutti comperati a peso, sulle religioni, sui poteri che non siano quelli che ci creeremo da soli con le nostre forze. Questo libro ci serve intanto per conoscere il nemico e ciò che ha in serbo per noi. Perchè le sue ricette velenose le ha già applicate in tutto il mondo su tanti sciagurati popoli.

Leggendo Naomi capirete che ci hanno dichiarato guerra già dagli anni settanta. L’unico loro argine era, per ironia della sorte, un altro totalitarismo, il comunismo sovietico. Ora che non hanno più rivali, vogliono tutti i nostri beni – l’esproprio del proletario – e le nostre vite e bisogna forse andare indietro di due secoli e più per trovare una tale volontà di sopraffazione sulle masse, su popoli interi. E’ l’ancient regime in salsa globalizzata.
Robespierre, Lenin e tutti i rivoluzionari della storia non hanno mai avuto a che fare con un potere così globalmente infiltrato in ogni ganglio della società, in ogni paese, in ogni aspetto della vita comune degli esseri umani. Milioni di persone le cui vite dipendono dai capricci dei loro casinò dove creano e distruggono denaro credendosi Dio, dal loro maledetto mercato che non si autoregola affatto ma si comporta come il cancro, che tutto distrugge.
Dal Novecento hanno imparato a ragionare sui grandi numeri, sui milioni. Sanno che dovranno eliminare il più possibile dell’umanità prima di ritirarsi nei loro campi di concentramento di lusso, circondati da contractors iperarmati e illudendosi che anche a loro non venga mai un cancheraccio di quelli che non c’è clinica di lusso che tenga. Il grande ghetto dei ricchi con un mondo morente intorno. Distrutto e avvelenato dalle loro multinazionali, dalla disperata ricerca di nuova energia per alimentare il polmone d’acciaio che ormai da quarant’anni tiene artificialmente in vita il capitalismo già morto.

Ascoltateli quando vi raccontano, con le loro vocette da contabili disumani  il loro Mein Kampf. Quando pensano di trattare con esseri inferiori, bambini deficienti da eliminare con il Luminal e per fame, come facevano negli orfanotrofi nazisti. Sono una manica di criminali, ha ragione Paolo Barnard.

Perché quando si arriva a dire che ci sono troppi vecchi e troppi malati e che in futuro non si garantisce per loro, senza spiegare che questa è una politica ben precisa di fascismo eliminatorio, non dobbiamo illuderci. Qualcuno, da qualche parte, sta già preriscaldando i forni crematori.

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