Voi li chiamate clandestini, di L. Galesi e A. Mangano

Creato il 28 febbraio 2011 da Libriconsigliati

Voi li chiamate clandestini

Titolo: Voi li chiamate clandestini

Autore: Laura Galesi e Antonello Mangano

Editore: Manifestolibri
Pagine: 144
Prezzo: € 16,00
Pubblicazione: novembre 2010
ISBN: 978-88-7285-651-2

Valutazione Libri Consigliati: imperdibile.

Siamo un Paese fortunato. Il nostro Sud col suo clima ottimale produce frutta e verdura che sono il vanto della dieta mediterranea e del made in Italy. Le arance però non cadono dal cielo, i pomodori non finiscono nelle cassette per magia, le uve pregiate non si trasformano da sole in vino da esportazione. Chi lavora oggi nelle nostre campagne? Chi piega la schiena nel caldo torrido dell’estate siciliana facendo arrivare nei nostri supermercati saporiti pomodori pachino e ciliegino?

Nei campi ci sono migliaia di stranieri, spesso irregolari. Braccia magrebine, rumene, africane che lavorano per 25/30 euro al giorno – quando vengono pagati – solitamente in nero. “Stai zitto, non ti lamentare, altrimenti vado in Questura a denunciarti e ti mandano in Marocco!”. Questo si sente rispondere Hicham per aver chiesto 500 euro, la paga di 24 giorni di lavoro nei campi. Sonya, bulgara, si è vista sequestrare i documenti:  non solo è stata costretta a lavorare duramente, ma anche a prostituirsi.

Nella filiera agricola siciliana le vere protagoniste sono le donne. E non solo per il lavoro nei campi. Guadagnano in media 20 euro al giorno, ma il datore di lavoro le “aiuta” ad arrotondare la sera, costringendole ad avere rapporti sessuali che vanno ad aumentare di 10 euro il guadagno giornaliero. A Vittoria sta crescendo il numero degli aborti volontari. Nella provincia di Caltanissetta le donne vengono selezionate in base al loro fisico: ovviamente vengono scelte le più carine.

I lavoratori devono arrangiarsi a trovare un posto dove dormire, mentre in passato l’accoglienza era a carico del datore di lavoro. “Dobbiamo contribuire all’accoglienza dei braccianti? Va bene, ma voi fate meno controlli”; è questa la conclusione di un vertice nella Prefettura di Lecce.  Alla fine di agosto in migliaia arrivano in Sicilia per la vendemmia che darà vita al bianco d’Alcamo, uno dei primi vini siciliani a ottenere il marchio Doc (1972). Lavorano tutto il giorno e dormono dove capita: in case diroccate, nei giardini comunali, nelle stazioni, nelle piazze.

I lavoratori stranieri sono l’ultimo anello della catena. Sfruttati e schiavizzati dai caporali che trattengono denaro per svariati motivi, dagli imprenditori che si arricchiscono sulle misere paghe e sulle inesistenti condizioni di sicurezza, dalle mafie che gestiscono la filiera lunga che porta i prodotti nei supermercati del nord Italia e dell’Europa. Ci sono piccoli imprenditori che vorrebbero seguire un’altra via, ma fanno fatica perché come afferma Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, “siamo arrivati al punto che andrebbe bene il commercio equo e solidale per i nostri contadini, e non per quelli dei Paesi poveri”.

Come Blood Diamond ci ha mostrato le atroci condizioni dei raccoglitori di diamanti, allo stesso modo questo libro ci sbatte in faccia la storia dei prodotti che caratterizzano le nostre tavole. Per riflettere davanti al prossimo piatto di pasta al pomodoro.

Licia Lanza per Libri Consigliati

L’AUTORE

Laura Galesi, giornalista, collabora con Il Sole 24 ORE, Liberazione, Left-Avvenimenti. Cura gli uffici stampa del comune di Niscemi e di “Avviso Pubblico” (associazione antimafia degli enti locali).

Antonello Mangano, autore di inchieste e saggi su emigrazione e lotta alla mafia, collabora con il manifesto ed è autore del libro Gli africani salveranno l’Italia (Rizzoli, 2010).

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