Il prezzo del petrolio ieri, è salito sopra i110 dollari al barile, dopo che il Giappone è stato colpito da un altro forte terremoto.
I Futures sul petrolio a maggio sono a110,32 dollari al barile. Il prezzo ha raggiunto il punto più alto a110,44 dollari, un livello mai visto dal settembre 2008 e causato dal terremoto di magnitudo 7.1 nella la stessa zona al largo delle coste del Giappone come il terremoto del 11 marzo.
Dal Giappone l’agenzia NHK ha emesso un allarme tsunami per la stessa area che era stata inondata dall’ acqua meno di un mese fa. L’allarme tsunami è stato revocato due ore più tardi, con notizie di danni importanti.
NHK ha detto che la travagliata centrale nucleare di Fukushima-Daiichi non ha subito ulteriori danni dal terremoto di ieri.
Ma il secondo terremoto, ha alimentato i timori circa la sostenibilità a lungo termine dell’energia nucleare in Giappone, e la speculazione, su una fantomatica crisi energetica ha sfoderato le sue armi.
“Si crea incertezza nel mercato,” ha detto un operatore. ”E ogni volta che c’è incertezza, la gente tende a investire in un premio speculativo”.
La crisi dello stabilimento di Daiichi, in cui i lavoratori hanno lottato per raffreddare i reattori e contenere le perdite radioattive, ha intensificato le preoccupazioni circa la sicurezza delle centrali nucleari in un paese soggetto a violente attività sismiche.
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