Passi anche che uno possa pensare che
esibirsi per strada suonando la chitarra come un cane ululando insieme a un cane non sia la premessa di un devastante film neo-neorealista ma sia anche questa una cosa bella da farsi in due. De gustibus. Ma faccio troppa fatica a considerare una cosa bella da farsi in due il tristissimo, amaro decadimento cerebrale di due anziani, costretti dalle bizze dei loro neuroni a comportarsi come due perfetti deficienti. Soprattutto se falsi come giuda, spontanei come una hostess e simpatici come un chewing-gum nei capelli. Avrete ormai capito che sto parlando dell'ultimo film della campagna multisoggetto Vodafone per i suoi pacchetti +, frutto delle preziosissime meningi creative dell'agenzia più cool d'Italia, la 1861 United, che con questo delizioso spot mi concede finalmente l'onore di entrare per la prima volta in Porkfolio.Pur sorvolando sul fatto, di non poco conto, che non risulta chiaro il motivo per cui le medesime idiozie non si possano commettere con pari soddisfazione in più di due (e mi secca scomodare "Amici miei" per così poco), quello che rimane è un'interessantissima dimostrazione pratica di come in molti casi trattamento, regia e casting possano finire a calci quel poco di vivo che poteva esserci in un'idea malaticcia.
Presi dal perfetto mondo di spottopoli, tra uno shooting di adesivo per dentiere "chi s'incolla mangia la mela" e un controllo gratuito dell'udito, i due anziani giovanili e patinati ne incarnano tutti i peggiori connotati, giubbino di camoscio compreso. Vedere la loro carica di simpatia e la loro magistrale recitazione alle prese con quegli scherzi che si abbandonavano in terza elementare perché troppo infantili è un'esperienza che ci si vorrebbe tanto risparmiare, ma che ci regala qualcosa d'importante: l'occasione di riconciliarci con il rincoglionimento senile, quello vero, e con tutta la sua tragica dignità.