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Volere Volare

Creato il 06 dicembre 2010 da Paultemplar

Volere Volare

Maurizio è un giovane e timidissimo collezionista di rumori, nonchè doppiatore di cartoni animati e a tempo perso rumorista per film porno.
Suo fratello infatti gestisce una ditta che si occupa proprio di doppiaggio di questo particolare genere di pellicole.
La vita del giovane va fatalmente a incorciarsi con quella della stravagante Martina, un’assistente sociale impegnata con gente dalle particolarissime condizioni più psicologiche che sociali.
Assiste infatti, a turno, una coppia di squinternati gemelli architetti affetti da voyeurismo; lei li accoglie in casa completamente nuda e fà assistere all’impassibile duo a tutte le fasi della sua vestizione.
Non solo; tra i particolari pazienti c’è anche un cuoco con l’hobby di trasformarla di volta in volta in un piatto diverso (nella scena principale Martina viene ricoperta di cioccolato fondente), c’è un tassista esibizionista e spericolato, c’è un segretario che utilizza la fotocopiatrice per copiare particolari anatomici femminili e via dicendo.
Martina prova subito attrazione per lo strano Maurizio, e decide di accettare un invito a cena da parte sua.
Ma durante la cena, Maurizio si rende conto che il suo corpo sta trasformandosi in un cartoon; le sue mani, infatti, si staccano da corpo e iniziano una vita a se stante.

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I due architetti gemelli che osservano in silenzio Martina

L’uomo fugge, ma attratto da Martina, accetta un nuovo invito a cena della donna; lei reca con se la sua amica Loredana, una ragazza alla ricerca di un uomo ricco mentre lui porta con se suo fratello.
Maurizio vede completare la sua trasformazione mentre è davanti ad uno specchio: ora è completamente un cartone e come tale apparirà a Martina nelle sequenze finali.
La donna, nonostante tutto, resta con lui.

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La divertente sequenza del cuoco fissato con le decorazioni dal “vivo”

Volere Volare, diretto da Maurizio Nichetti nel 1991 è un film che integra figure umani e interagisce con i cartoon, anche se in maniera estremamente limitata.
Infatti solo nella parte finale, quando la figura di Maurizio si trasforma velocemente in un cartoon, assistiamo a qualche effetto di interazione sulla falsariga di Roger Rabbit.
Ovviamente l’intento del film è completamente diverso da quello di Zemeckis: siamo di fronte ad una storia d’amore, anche se bizzarra e ad un discorso di più ampio respiro che però resta allo stato latente.

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Maurizio Nichetti, regista e attore nel film

Il film soffre di una carenza di sceneggiatura credibile, incentrato com’è nel mostrare la vita di Maurizio, alle prese con il suo lavoro di collezionista/raccoglitore di suoni.
Più divertente, anche se estremamente surreale, la parte che riguarda Martina, alle prese con strambi personaggi che farebbero la felicità di uno psichiatra: divertenti sopratutto le fasi che vedono la donna alle prese con i due gemelli guardoni, con i coniugi tendenzialmente necrofili e con Maurizio, con il quale ha un rapporto che definire stralunato è davvero limitativo.
Per buona parte del film assistiamo ai goffi tentativi di Maurizio di agganciare la donna, ai suoi ancor più stravaganti tentativi di raccogliere suoni particolari (divertente la scena della culla, con la madre che esce da un negozio e si trova davanti un microfono che sembra un’arma extraterrestre)

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“Ma che genere di film doppiate qui?”

La parte migliore è ovviamente quella finale, ma giunge troppo tardi, anche se il film resta comuqnue gradevole.
Nichetti occupa troppo la scena mentre la Finocchiaro, stralunata al punto giusto è la migliore è più credibile.
Costretta dalla sceneggiatura a girare quasi sempre nuda, se la cava con eleganza pur essendo agli antipodi rispetto ad una delle tante stelline dai corpi rifatti e dalle forme abbondandi.

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La trasformazione completa è avvenuta

Magrissima, senza seno, la Finocchiaro è davvero la donna qualunque messa in scena e inseguita da un essere assolutamente comune (anche se non proprio un esempio di normalità) come Maurizio.
Nel cast figurano anche un giovane Patrizio Roversi, già incline alla pancetta ma assolutamente simpatico, la bella Mariella Valentini e Renato Scarpa.
Se non è una pellicola memorabile, Volere Volare riesce però a non annoiare e strappa qualche sorriso grazie alla surrealità di alcune scene.

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La scena finale,con Maurizio ormai trasformato in un cartone

La più divertente è il doppiaggio del film porno che Maurizio fa associandogli una colonna sonora di suoni assolutamente incongrui con una pellicola di tale fatta, così come ben riuscita è la sequenza finale con Maurizio ormai ridotto ad un cartoon che volteggia per la stanza in preda all’eccitazione (ancora Roger Rabbit)
All’inizio del film, quando in casa di Martina arrivano i due gemelli guardoni, si ascolta in sottofondo la musica che introduceva in Tv i film di Alfred Hitchcock…

Volere volare, un film di Maurizio Nichetti, Guido Manuli. Con Mariella Valentini, Maurizio Nichetti, Angela Finocchiaro, Patrizio Roversi, Remo Remotti, Massimo Sarchielli, Lydia Biondi, Renato Scarpa, Osvaldo Salvi, Mario Gravier, Luigi Gravier, Enrico Grazioli, Mario Pardi
Commedia, durata 95 min. – Italia 1991.

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L’inizio della trasformazione

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Le mani diventano autonome…

Una delle interpreti doppiate nel film porno

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Patrizio Roversi è Patrizio

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Angela Finocchiaro e Mariella Valentini

Martina spiata dai gemelli voyeur


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Ianniello Amerigo : il cacciatore del film porno
Lidia Biondi : necrofila
Nathalie Brandenburg : ragazza 4 doppiatrice del film
Adriana Canese : terza ragazza film porno
Andrea Cavalli : primo cameriere
Valeria Cavalli : passante
Laura Celoria : seconda ragazza film porno
Rocco Cosentino : secondo commesso ferramenta
Sergio Cosentino : primo commesso ferramenta
Stefano Dondi : secondo cameriere
Angela Finocchiaro : Martina
Luigi Gravier : architetto gemello 1
Mario Gravier : architetto gemello 2
Enrico Grazioli : tassista sadico
Patrizia Guzzi : ragazza film porno
Aldo Izzo : secondo cliente ferramenta
Franco Maino : primo cliente ferramenta
Riccardo Magherini : cliente negozio spose
Maurizio Nichetti : Maurizio
Pierluigi Nobile : capo cameriere
Francisca Oehme : ragazza doppiatrice film porno
Rosanna Olmo : ragazza doppiatrice film porno
Mario Pardi : rapinatore masochista
Remo Remotti : professore bambino
Patrizio Roversi : Patrizio
Osvaldo Salvi : necrofilo
Massimo Sarchielli : cuoco
Renato Scarpa : impiegato fotocopie
Maria Rosaria Secci : cliente negozio spose
Regina Stagnitti : prima ragazza film porno
Giuseppe Tosca : terzo cliente ferramenta
Simone Triet : ragazza doppiatrice
Mariella Valentini : Loredana

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Regia: Maurizio Nichetti e Guido Manuli
Soggetto: Duccio Faggella, Maurizio Nichetti e Guido Manuli
Prodotto da: Silvio Berlusconi, Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Ernesto Di Sabro
Musiche: Manuel De Sica, Peter Westheimer
Film Editing : Rita Rossi
Costumi: Maria Pia Angelini

Le recensioni appartengono al sito www.davinotti.com

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Volere Volare

Buona idea, registi adorabili, interpreti all’altezza (Finocchiaro impagabile e Valentini che rifà la Quattrini), ma risultato inferiore all’attesa. Troppo lunga la premessa, perché il film quasi comincia solo con la cena a 4. Non che prima nulla sia successo, ma le lateralità al filo conduttore, magari graziose, l’hanno indebolito, affievolendo così la presa sullo spettatore. Peccato. Mille citazioni: Ratataplan, The fly, Telefoni bianchi, Blow out, Halloween 3, Roger…

Viaggia a briglia sciolta la fantasia di Maurizio Nichetti, tanto da trasformare il protagonista di questo film nella figura libera e fantasiosa per eccellenza, un cartone animato. Film a tecnica mista come avviene spesso per i film americani è un’opera dalle tante trovate visive, ma non è altrettanto brillante in fase di sceneggiatura, nella quale, oltre alla trovata iniziale, succede poco o nulla, nonostante lo sforzo del suo autore e la bravura e simpatia degli interpreti.

Certo non è un film dal ritmo vertiginoso, ma rimane bello da seguire anche con le sue pause. Al di là del discorso tecnico, che comunque funziona a dovere, c’è da dire che Nichetti e Guido Manuli hanno sviluppato il film a partire da un’idea intelligente; in più si ride, magari non a crepapelle ma si ride. Nichetti come attore è bravo, ma la Finocchiaro qui è suprema, sia nuda che vestita. Remo Remotti riprende quasi il personaggio che aveva in Sogni d’oro.

Tentativo italiano non del tutto riuscito di coniugare cinema d’animazione ed attori in carne ed ossa. L’idea non sarebbe malvagia ma a mancare sono la sceneggiatura (troppo debole), il ritmo (poco scoppiettante) e conseguentemente il divertimento. Nichetti e la Finocchiaro sono simpatici ma il meglio è rappresentato proprio dagli aspetti tecnici della pellicola.

Commedia simpatica e intelligente anche se la trama tende troppo al favolistico. Gli spunti vengono essenzialmente dalle performance di Nichetti e della Finocchiaro, il contorno vale poco. Lui fa il rumorista di cartoni animati ed è divertente vederlo all’opera con gli attrezzi del mestiere. Lei fa l’assistente sociale senza troppe inibizioni. Quando si incontrano, lui comincia a immedesimarsi in un cartone. Peccato che siamo già verso la fine della pellicola. Brava lei, anche in salute, mentre Nichetti al centro della scena dopo un po’ stanca.

La Finocchiaro è pagata per soddisfare le perversioni della gente, Nichetti è un doppiatore di cartoni animati che va in giro a campionare nuovi suoni; le vite dei due si uniscono ma proprio nel momento in cui Nichetti si sta per trasformare in un cartone animato. Film lento, con trovate che non fanno ridere, con la Finocchiaro quasi sempre mezza nuda neanche fosse un sex symbol, Nichetti ripetitivo e stancante. Storia con poco senso. Belli gli effetti visivi nonostante gli anni passati, ma nel contesto è tutto un po’ squallido e poco divertente.


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