Titolo: "Cambiare è facile" come liberarsi delle cattive abitudini e vivere felici.Autore: Gretchen RubinEditore: SonzognoTraduttore: Paola BertanteCollana: VariaPagine: 320Prezzo: Amazon cartaceo a €14.03, mentre su LaFeltrineli e IBS A €14,02
Inizio subito ringraziando la casa Editrice Sonzogno per avermi gentilmente offerto questa lettura.Ultimamente, sarà l'inverno, sarà che nella mia vita al momento vi sono tantissimi cambiamenti - positivi, intendiamoci - mi sono accorto che tra i libri sul mio comodino, c'è un aumento del genere manualistica/non-fiction. Me ne sono accorto esattamente nel momento che ho aggiunto questo libro della Rubin al mucchietto già presente.Alcuni di questi, non necessariamente di recente pubblicazione, li ho trovati così interessanti da tenermeli vicino e dargli una sbirciata di tanto in tanto, prima di addormentarmi.Vi starete chiedendo quanto sia grande il mio comodino, sentendo parlare di tutti i libri che leggo, ma vi assicuro che se messi bene a piramide per ordine di grandezza, beh, potreste sorprendervi del risultato! Devo inoltre ammettere che, ogni volta che devo spolverare, mi faccio sempre mille domande sul perché di così tanti libri sul comodino, ma è tutta un'altra storia.
Vi siete mai soffermati a pensare al caos che regna nella vostra vita quotidiana? Avete mille progetti nella testa ma non siete mai riusciti a farli decollare per un motivo o per un'altro? Se le vostre risposte sono state affermative, vuol dire che questo manuale delle buone abitudini fa al caso vostro.Gretchen Rubin, infatti, è riuscita a trasformare le sue ricerche in una analisi, per quanto mi riguarda, molto veritiera sugli ostacoli che ci impediscono di realizzare i nostri obiettivi.
Cambiare è possibile, dice l'autrice, ma per poterlo fare seriamente dobbiamo aggiustare, prima di tutto, le nostre abitudini. Ebbene sì, tutto quanto sembra aver origine proprio da quelle "cattive" abitudini che ognuno di noi ha scelto di assumere per comodità o per sicurezza personale ma che sappiamo, dentro di noi, essere troppo ingombranti per lasciare spazio alla realizzazione dei nostri obiettivi. Non vi sembra un tema interessante?
Ho letto il libro e mi sono posto come cavia, cercando di essere il più onesto possibile verso me stesso, in modo da seguire meglio il pensiero dell'autrice.Uno dei miei difetti più grandi è che sono un procrastinatore. Non in tutto, sia chiaro, ma grazie alle osservazioni di chi mi sta vicino, negli ultimi tempi, mi sono accorto che è una definizione che mi calza a pennello.La cosa strana è che sono una persona molto organizzata, specialmente sul lavoro, con una fortissima propensione per la distrazione. Assomiglio molto al mio gatto in questo. Mi annoio in fretta, ho mille interessi e mille pensieri che portano sempre più lontano dalla meta.
Giusto per citarvi un esempio, da qualche mese ho iniziato a scarabocchiare idee per iniziare a pensare di poter scrivere un romanzo. Ripeto, sono solo vaghe e confuse idee al momento.Sarà che leggo tantissimo e amo ascoltare e raccontare storie e che quindi - questa vuole essere solo un'ipotesi - vi sia la remota possibilità che abbia sviluppato una certa necessità di scriverne una tutta mia, chi può dirlo, ma la cosa certa è che va avanti da troppo tempo e trovo difficile organizzarmi.
Come vi dicevo prima, però, essendo un rimandatario, risulta difficile sviluppare una strategia per iniziare ad esercitarmi con la scrittura, visto che trovo sempre scuse per fare tutto domani e poi domani e poi domani ancora...Ed è proprio di questo che la Rubin ci parla, nel suo "Cambiare è facile". Un libro abbastanza esaustivo rispetto alla lista di esempi di tutto ciò che può risultare "nocivo" al nostro benessere mentale. Per quanto mi riguarda, mi sono ritrovato molto sulla categoria di persone alla quale sembro appartenere.
Non aspettatevi dei miracoli, miei cari lettori, a meno che non vogliate veramente darvi una chance e, di conseguenza, impegnarvi. La Rubin però ci dice che dobbiamo fare appello all'organizzazione. Essere focalizzati sul proprio scopo, qualsiasi esso sia, è il modo giusto per cominciare. Organizzare vuol dire dare un ordine alle nostre abitudini, controllarle. Sembra facile quanto bere un bicchier d'acqua, a sentirla così, vero? Secondo il suo pensiero e le sue ricerche, cambiare le nostre "brutte" abitudini e trasformarle in "buone" abitudini è il modo perfetto per iniziare questo percorso di miglioramento, ed è possibile.
Come già vi ho ripetuto alla nausea, ho da poco cambiato casa. Traslocato in una nuova città, un nuovo inizio. Quale momento migliore per cambiare le proprie abitudini?Visto che dove mi sono trasferito ho più spazio, sono riuscito ad organizzarmi un angolo tutto mio. Una scrivania abbastanza grande, un PC e cancelleria pronta per essere adoperata. Ecco che ho trovato la mai organizzazione per iniziare il percorso e per diventare più produttivo. Ora ho preso l'abitudine di scrivere alcuni passaggi della storia che, come un puzzle, attende solo di trovare la strada giusta.
E voi? Quali sono le abitudini che vorreste cambiare? Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto.
Ciao!
Magazine Cultura
Volete migliorare? Iniziate dalle vostre abitudini! "Cambiare è facile" di Gretchen Rubin
Creato il 19 febbraio 2016 da Simonbug78 @simonbug78Potrebbero interessarti anche :
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