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Volevo essere un velociraptor

Creato il 27 novembre 2014 da Annagiulia @annagiuliabi

Sarà che coltivo una passione smodata per le bestie infuriate che distruggono cose a caso, sarà che ieri ho guardato il trailer di Jurassic World e ho di conseguenza passato un paio d’ore a guardare video tratti da Jurassic Park unodueetre e a farmi una cultura sui dinosauri su Wikipedia – lo sapevate che forse il temibile T-Rex non era un predatore ma si cibava di carogne? E che forse era piumato? – sta di fatto che a me sti dinosauri piacciono davvero assai, e ora vi spiego perché.

I Velociraptor mi hanno sempre intrigata. Veloci, intelligenti (almeno, così mi ha insegnato Steven Spielberg e io gli credo), sapevano aprire le porte (le porte!) ed erano pericolosi, molto pericolosi.

Se fossi un dinosauro, vorrei essere un velociraptor e correre su e giù tra le felci preistoriche, terrorizzando e cacciando quegli stupidi erbivori.

Peccato che la natura mi abbia fatta più simile a un T-Rex: lenta, culona, vagamente sproporzionata, rumorosa, incazzata di quelle incazzature un po’ inutili ed esagerate, di quelle che il 99% delle popolazione mondiale mi guarderebbe con aria di superiorità e mi consiglierebbe di darmi una calmata.

Volevo essere un velociraptor

In più pare che sto bestione gigantesco avesse dei seri problemi di vista (anche qui, Spielberg mi ha insegnato che è vero quindi lo è) e anche qui mi ci ritrovo.

In breve, il T-Rex era un lucertolone gigantesco, lento, probabilmente piumato, mezzo ciecato e fondamentalmente incazzato che forse non si disturbava neanche a cacciare, accontentandosi delle carogne che trovava qua e là.

Per anni la mia indole affatto permalosa ha fatto sì che alcuni amici mi associassero a Tricky, il triceratopo de Alla ricerca della Valle Incantata, ma a conti fatti forse avrebbero dovuto guardare al di fuori del gruppetto di protagonisti e accorgersi di quel Denti Aguzzi che vagava qua e là emettendo suoni fastidiosi e terrorizzanti e che infine fa una fine miserrima facendosi ingannare da un branco di cuccioli – alcuni dei quali neanche troppo svegli.



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