Volevo fare l’archistar – la zona notte

Da Gynepraio @valeria_fiore

Continuo con il fotoracconto del progetto della casa nuova. Se morite dalla voglia di leggere come sarà la zona giorno, ecco qui il link.

Il metodo Gynepraio (analisi delle necessità e delle restrizioni, definizione di uno stile, scelta della palette colori e della shopping list) è stato applicato anche qui, con maggiore libertà perché la zona notte era mia squisita competenza. Ho totalmente accantonato la camera da letto dei bambini (chè non ci sono ancora i bambini quindi figuremose la loro stanza) e per gli altri ambienti mi sono ripromessa di riciclare tutto ciò che già ho collezionato nella mia convivenza vita precedente.

LA CAMERA DA LETTO

C’era poco da fare l’archistar, insomma. Questo è un collage di foto della mia camera da letto attuale, che verrà riprodotta integralmente nella casa nuova, manco fosse la Tomba di Kha nel Museo Egizio di Torino. La frangia feng-shui dirà che non si tiene la TV in camera, che ho una ossessione per gli uccelli, che il rosa è cheesy, zuccheroso, stucchevole. Ma rispondo con un sonoro FOTTESEGA: è tutto materiale per il mio profilo Instagram.

L’unica vera novità è che non avrò un guardaroba bensì una cabina armadio, la cui struttura per ora è stata solo progettata ed è questa. Lo so che è ridicolmente piccola per due persone, e che se qualcuno ha la malaugurata idea di farci una puzzetta potrebbe morirne, ma sono oltre 7 metri lineari “appendibili” e se la riempio bene dovrebbe starci quasi tutto. In realtà, anche il mio armadio ad ante scorrevoli verrà via con me ma lo metterò nella stanza dei bambini e lo userò per quegli abiti che non uso di frequente, o per i cambi di stagione (sto parlando come Irene Colzi, basta, fermatemi).Ultime chicche, una nicchia che farò chiudere e che voi-sapete-chi userà come scarpiera e le solite pregiatissime tende bianche IKEA.

LO STUDIO

Questa è la stanza in cui voi-sapete-chi dovrebbe lavorare, guardare la TV, accogliere i suoi amici (le mie amiche avranno il soggiorno). Sempre qui, dovrebbero dormire eventuali ospiti. La stanza prevede una nicchia a tutta altezza che attrezzeremo con delle mensole color testa di moro, per accogliere dossier o libri troppo tristemente tecnici per essere contenuti nella zona giorno.

Anche qui, riciclerò un divano, una cassapanca, uno scrittoio, delle applique e delle lampade che avevo già. Ma siccome sono pazzariell’, Inserirò degli elementi gialli e color polvere. La scelta non è casuale: ho già alcune stampe con dei dettagli gialli e una Olivetti Lettera 22 carta da zucchero che si prestano perfettamente. Ricorrerò a Ikea (dove non vado da tipo 6 mesi: sono veramente maturata) per una sedia gialla, qualche tessuto per fare le fodere dei cuscini e le mensole appoggia-quadri.

Avrei potuto osare con delle tende gialle o carta da zucchero, ma non sono ancora così temeraria, e quindi anche qui hanno avuto la meglio loro: le candide e proletarie tende Ikea.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Divano Doimo, sedia Cartell. Tende+bastone per tende+sedia gialla+ mensola per quadri+fodere per cuscini: Ikea. Cabina armadio Abitare. Lampada, cassettone, abat jour, comodini, cassapanca, struttura letto, scrittoio, banchetto scuola, letto, mannequin, quadri, macchina Olivetti: tutto mio e datato,


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