Volevo solo una vita tranquilla di Anna Talò

Creato il 30 settembre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Anna Talò

Mi chiamo Anna Talò e sono scrittrice, giornalista, traduttrice, consulente editoriale. Insomma: corro da una parte all’altra per pagare il mutuo di una microcasa. Oltre a “Meditazioni per donne sempre di corsa”, il libro che dà il titolo al blog, uscito per Corbaccio nel 2011 (alla 3° edizione; tradotto anche in Spagna con il titolo “Tomatelo con calma”), ho pubblicato – in ordine di uscita – “Io per prima. Storie di donne mantovane che hanno precorso i tempi” (con V. Pavesi; Provincia di Mantova 2004); “Le vere signore non parlano di soldi” (Corbaccio – 2007); “Sii preparata! Esploratrici GEI da 100 anni”, sullo scoutismo femminile laico in Italia (Edizioni Cngei – 2011); e ho firmato l’introduzione di “Chernobyl Surfing” (di Elena Filatova – Ponchiroli Editori – 2011).
Il 12 settembre 2013 esce il mio primo romanzo, sempre per Corbaccio: “Volevo solo una vita tranquilla!”

Sito autrice: Meditazioni per donne sempre di corsa
Blog autrice: Cara Lucilla
Pagina Facebook: Cara Lucilla

Titolo: Volevo solo una vita tranquilla
Autore: Anna Talò
Serie: //
Edito da: Corbaccio (Collana: Romance)
Prezzo: 14,90 € oppure 9,99 € in formato ebook
Genere: Romance, Humor
Pagine: 173 p.
Voto:

Trama: Teresa scrive manuali di auto-aiuto, in cui consiglia alle lettrici di andare incontro al domani piene di fiducia e ottimismo. Un insegnamento che proprio lei, però, si guarda bene dal seguire: vive praticamente reclusa in casa, frequenta solo lo zio magistrato e pochissime amiche storiche, e respinge da anni un vicino aitante e sciupafemmine che la corteggia implacabile. Per sfuggire alla noia apre un blog di piccola posta, sotto il falso nome di Lucilla, sul quale si scatena con risposte ciniche e spietate ai problemi di cuore che le vengono sottoposti, riscuotendo grandissimo successo. Proprio il suo stile corrosivo stuzzica il Vendicatore, uno stalker che si dimostrerà davvero pericoloso. Teresa sarà costretta a uscire dal proprio guscio per risolvere l’enigma che le sta rovinando un’esistenza che aveva costruito faticosamente perché fosse la più ordinata possibile; al suo fianco ci saranno lo zio e due inaspettati cavalieri che faranno la loro parte per tirarla fuori dai guai. Lei, che voleva solo una vita tranquilla, si trova a dover fare i conti con una lunga sfilza di imprevisti e di colpi di scena, usando solo l’arma della sua intelligenza e dell’umorismo.

Recensione
di  CriCra

Cara Lucilla, vorrei farmi ammanettare”.
“Spaccia crack per un po’. Vedrai che
prima o poi ti arrestano, così ti levi la voglia”.

Quando si dice: “mai titolo fu più azzeccato”. Volevo solo una vita tranquilla di Anna Talò ne è senza alcun dubbio un esempio più che riuscito, specie dopo essere arrivati  alla fine della lettura e aver conosciuto la particolarità della protagonista principale. 

Teresa Mirella è un’affermata donna quarantaduenne, autrice di manuali di auto–aiuto e in attesa della grande ispirazione per la stesura di un libro nuovo e di altro genere che le faccia fare il grande salto di qualità. Nel frattempo si diletta a scrivere, dietro anonimato, un blog di consigli spregiudicati e piccanti sull’amore, sotto lo pseudonimo di Lucilla.

A ogni inizio capitolo, ci verrà regalato un piccolo esempio di lettera a “Cara Lucilla…” con tanto di pungente quanto lapidarie e sarcastice risposte. A dirla proprio tutta, anche un bel po’ “velenosette”, ve ne accorgerete! Saranno proprio queste sue risposte pepate a causare l’inizio dei suoi guai. Uno stalker arrabbiato, dal nome che è tutto un programma, il Vendicatore del Testoterone, la perseguiterà e le procurerà parecchie preoccupazioni. Tutto le si ritorcerà contro, il suo anonimato verrà svelato e la sua privacy sarà sotto gli occhi di tutti.

Sarà come fare la conoscenza di una donna dalla doppia vita e personalità. Da una parte avremo Lucilla, la voce di una donna forte, sicura di sé, spavalda e senza peli sulla lingua. Dall’altra invece c’è Teresa, che apparirà come il classico esempio di “chi predica bene e razzola male”. Teresa, dopo aver accumulato un bagaglio di vita fatto di delusioni e mancanza di affetti famigliari, ha fatto della solitudine la sua fortezza e sicurezza, ricavandone il giusto equilibrio adatto alle sue esigenze. Agendo così ha però creato un muro che tiene lontane non solo le persone sbagliate, ma anche quelle probabilmente giuste, che sarebbero in grado di donarle affetto e amore sincero e disinteressato. Teresa è una sorta di agorafobica, allergica al mondo, che si è ammalata di abitudine. Stare in casa, scrivere, leggere, lavorare al computer, è diventato routine e anche solo il pensiero di uscire di casa, molto spesso, non viene minimamente preso in considerazione.

Cara Lucilla è la mia valvola di sfogo,
quindi va bene così: mi sento tanto quel loffio
di Paperino che, qualche volta,
si trasforma in Paperinik e rimette le cose
al posto giusto.

In un modo alquanto stravagante e simpatico, attraverso uno stile personale, pratico e semplice, un linguaggio funzionale e moderno, l’autrice è riuscita a dar vita a un romanzo divertente e creativo. Dalle tinte rosa di un Blog di consigli pratici e schietti sull’amore, si passerà a un vero e proprio romanzo giallo. Tra investigazioni e sospettati “condominiali”, si celerà un insospettabile colpevole che sconcerterà tutti, in primis la diretta interessata Teresa.

Mi è piaciuto davvero molto il lato divertente e pungente della trama e il carattere della sua protagonista. Allo stesso modo ho apprezzato come l’autrice, quasi sussurrandolo sotto voce, abbia trattato di argomenti gravi e delicati come il fenomeno dello stalking, delle fobie, dell’importanza degli affetti e dei propri spazi personali e privati. Ha detto davvero tanto, in modo semplice, a volte celato dietro uno scoppiettante humor. Vi potrebbe piacere? Io spero tanto di si. Buona lettura a tutti!  

 § A BREVE IN ARRIVO L’INTERVISTA ALL’AUTRICE, ANNA TALO’ §


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