Magazine Sport

Volley e il talento di Sabbi che sta esplodendo

Creato il 08 dicembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Settimana scorsa abbiamo parlato dei ragazzi che potrebbero rappresentare il futuro della nostra Nazionale di bronzo a Londra. Ne è venuta fuori una lista davvero di spessore (clicca qui per leggere). Oggi ci concentriamo su Giulio Sabbi.

Il ventitreenne di Palestrina è una delle grandi sicurezze della pallavolo nostrana. A soli diciannove anni aveva già esordito in serie A (età assolutamente precoce per gli uomini) ed è rimasto per ben due anni nella mitica (lacrimuccia) Sisley Treviso prima di ottenere una meritatissima convocazione al Campionato Europeo in Austria, quello che ha rilanciato definitivamente la nostra Italia e che ha consegnato la prima medaglia (un argento) dell’era Berruto.

 

Il romano quest’anno gioca da titolare nella New Mater di Castellana Grotte. La squadra non sta andando benissimo, sta soffrendo un campionato altamente competitivo e galleggia al penultimo posto della classifica. Giulio, però, si sta facendo valere tantissimo. Da opposto (lui che può anche essere schierato di banda) ha già siglato 118 punti ed è costantemente il migliore in campo dei suoi. Da vero trascinatore sprona i propri compagni e, oltre a macinare esperienza di gioco, sta assolutamente aumentando il proprio bagaglio di personalità: i gradi di leader si acquisiscono e poi difficilmente si perdono. Proprio questa cattiveria, questa grinta e questa voglio possono essere il motore in più per questa grande promessa (o meglio realtà).

 

Dal punto di vista tecnico l’intesa con Falaschi (occhi puntati anche su di lui) è davvero ottima, come eccellenti risultano gli attacchi: sia per numero che per potenza è costantemente all’apice delle varie classifiche. Costantemente attorno al 40% in fase offensiva, è spesso protagonista di diversi break point: non saranno più tanto importanti quanto ai tempi del cambio palla, ma sono sicuramente il segno di una lucidità durante il servizio avversario e soprattutto sintomo di una capacità di sfruttare al meglio il gioco difensivo dei compagni. Da sottolineare che difficilmente sbaglia l’attacco, aspetto assolutamente da non sottovalutare.

Pure il muro rientra assolutamente nelle sue corde: quest’anno solo in due occasioni non si è reso protagonista di almeno una stampa tona. Nel ruolo attuale chiaramente non lo impegna in ricezione, ma la sua attitudine di schiacciatore gli consentirebbe, in un eventuale cambio di modulo, di mettersi ancora in grande mostra.

Per non parlare del servizio in cui, quando ci si mette, riesce proprio a mettersi in mostra con delle gran bombe capaci di mettere in difficoltà la difesa avversaria: se non esce un ace, di sicuro può nascere una bella possibilità per un’azione successiva. Ovviamente il rischio è sempre dietro l’angolo e gli errori sono spesso consistenti…

 

Questa stagione di transizione gli consentirà sicuramente di crescere, di migliorarsi e di fare esperienza. I pugliesi sono una squadra giovane nel complesso e tutti i ragazzi stanno muovendo insieme i primi passi nel grande universo della serie A1 e del volley che conta. Alcune batoste per 3-0 servono per imparare dagli avversari e per capire come reagire e perfezionarsi. Le battaglie al tie break sono uno stimolo che può abituare ai grandi incontri. Certo l’esperienza internazionale di Giulio latita ancora un po’ (nonostante l’Europeo in Austria e alcuni incontri della World League), ma su questo ci si tornerà poi in seguito gradualmente.

 

Una nuova esperienza in Nazionale non gliela toglierà nessuno. Sta esplodendo letteralmente e coach Berruto se n’è ovviamente già accorto (come già aveva fatto nel 2011, ovviamente).

 

[email protected]

(foto Tuttosport)

OA | Stefano Villa

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :