La mancanza di un leader carismatico può rappresentare un’altra fonte di “paura”: “Voglio fare l’allenatore e non il leader – prosegue Piazza – e in ogni caso lo stato delle cose non permette l’assunzione da parte del sottoscritto di questo ruolo”. Doveroso un riferimento a quanto affermato da Mastrangelo che, per il bene di Cuneo, sarebbe pronto a tornare. Secco il commento di Piazza: “Parlo di volley, non di danza”. Dunque se litigio non c’è stato, come detto da Mastrangelo, forse Piazza l’ha inteso come tale.
Torniamo sul fronte torinese. Entro 48 ore, ovvero venerdì, si saprà dell’accoglimento o meno dell’istanza presentata dall’ex ministro Franco Frattini a nome della società Torino Volley che si dice pronta in termini finanziari alla nuova avventura, in virtù del sostegno di 15 aziende che hanno risposto positivamente al progetto Torino Volley con il lancio della campagna “Io ci sono”. La squadra, guidata da Bruno Napolitano, ex coach del Cuatto Giaveno Volley, vede ad oggi le presenze di Borgogno, Vietti, Zauri, Angelelli e della brasiliana Soraya Dos Santos, nonché quelle di altre giocatrici che da cinque mesi sono impegnate a titolo gratuito nella preparazione con 5 allenamenti settimanali al PalaCupole. Potrebbe proprio essere questa la sede ufficiale di gare nel caso di accoglimento del ricorso per riportare l’A1 sotto la Mole, città che lo scorso anno, indipendentemente dai risultati, rispose sempre in bello stile gremendo fino all’ultimo sediolo, in molte occasioni, il PalaRuffini.
Roberto Bertellino
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