Una carriera iniziata nella sua Novi Ligure dove ha militato nelle giovanili fino ad arrivare alla B2 nel 1997/98. Poi il passaggio alle leve emergenti del Cuneo, dove è rimasto per tre anni in B1 per poi giocarne altri due in prestito a Busca, sempre nella stessa categoria.
Nel 2003/04 il passaggio con i “grandi” come vice di Wout Wijsmans, con Andrea Anastasi in panchina. Rimane due stagioni per poi approdare alla Marmi Lanza Verona, sempre in A1.
La stagione successiva scende di categoria, andando a giocare alla Fiorese Spa Bassano dove inizia a giocare con maggiore continuità e a far valere il suo peso in attacco chiudendo l’anno con una media di oltre 15 punti a partita. Nell’estate passa a Catania, dove gioca un anno e mezzo prima di spostarsi a Castellana Grotte, sempre in A2. Nel 2009/10 è a Bologna e nel 2010/11 a Ravenna.
In cinque campionati di A2 mantiene una media di circa 18 punti a partita, vincendo nella stagione 2007/08 (con la maglia di Catania) il premio Andrej Kuznetsov come miglior realizzatore della Serie A2. Nel 2011/12 torna in A1 con la CMC Ravenna, questa volta da protagonista. In due anni in Romagna chiude con una media di circa 10 punti a partita.
Con la maglia azzurra nel 2002 è medaglia d’argento agli Europei giocati in Sicilia con la Nazionale Juniores e nel 2005 bronzo alle Universiadi.
“Per noi è un grandissimo acquisto – dice il coach del Parella, Matteo Battocchio – un giocatore di valore assoluto che aumenta notevolmente il nostro tasso tecnico in attacco, in battuta, a muro e anche in difesa. Moro però non avrà solo un ruolo importante in campo ma anche fuori, dove darà una mano in società per crescere ulteriormente: diventerà un po’ il nostro simbolo”.
“E’ stata una decisione presa con la famiglia – sono le prime parole di Stefano Moro da parellino – perché volevo avvicinarmi a casa. Continuare a girare l’Italia cominciava a diventare difficile. Mi ha chiamato il direttore sportivo Maurizio Gandini dicendomi che ci sarebbe stata la possibilità di giocare a Torino e ho valutato subito questa proposta molto interessante perché mi permette di continuare a militare in una categoria di livello, ma richiede meno impegno dandomi la possibilità di cercare anche un lavoro. Inoltre ho dato la mia disponibilità ad allenare i bambini perché è una cosa che mi è sempre piaciuta e spero di poter essere utile anche in questo ambito alla società”.
Guarda dove praticare Volley a Torino e dintorni