Con la conferenza stampa di ieri il mistero dietro a Volunia comincia a diradarsi. Ideato da Massimo Marchiori, autore tra l’altro dell’algoritmo che sta alla base del meccanismo di indicizzazione di Google, Volunia non può definirsi un semplice motore di ricerca. Nelle intenzioni del ricercatore italiano questo nuovo sistema mette assieme la ricerca di informazioni e la socialità, sintetizzato nello slogan Seek & Meet.
Nel suo intervento Marchiori utilizza la metafora delle galline liberate dalle gabbie per descrivere le funzionalità di Volunia. Gli utenti del Web sono come delle galline che entrano in una gabbia quando visitano un sito. Una volta entrati nel sito Web non si ha visibilità degli altri siti, eventualmente correlati, nè una visione d’insieme del sito in cui si trovano.
I motori di ricerca tradizionali ci consentono di trovare siti Web, ma una volta individuato quello a cui siamo interessati ci abbandonano, trasferendoci nella nuova gabbia.
Volunia, al contrario, consente di avere una visione panoramica del sito prima ancora di entrarci, consente di esplorarlo graficamente come una mappa, zoomando le parti che ci colpiscono e analizzando i vari tipi di contenuto. Volunia offre alle galline la possibilità di fare un piccolo volo per vedere dall’alto il Web.
Dal lato sociale, Volunia consente di vedere chi sta visitando un sito ed eventualmente di stabilire una relazione analoga alle connessioni dei social network. Questo aspetto lascia un po’ perplessi sulla tutela della privacy, anche se sembra siano state adottate tutte le precauzioni per consentire agli utenti di gestire al meglio la loro visibilità.
Che dire? Tecnicamente questo nuovo sistema potrebbe essere visto come una sorta di browser online attraverso il quale visitare il Web, con la sua barra degli strumenti sempre presente. Stando alle parole di Marchiori, Volunia non intende essere l’anti-Google, ma qualcosa di completamente diverso. Se mantiene le promesse, gestione della privacy in primis, potrebbe segnare una nuova direzione nel modo di intendere il Web: un qualcosa che mette insieme ricerca di informazioni e social network. Ma occorrerà vedere le reazioni degli utenti.
Come dicevo, il discorso della privacy è molto importante, perchè rispetto a Google Volunia avrà un maggiore controllo sugli utenti dal momento che sarà in grado di conoscere cosa stiamo cercando, dove navighiamo, come navighiamo, chi frequentiamo. Insomma, stando alle informazioni finora diffuse, Volunia corre il rischio di diventare un Grande Fratello della rete, e di questo non se ne sente davvero il bisogno.
Attendendo il via all’utilizzo effettivo, che da ieri è partito per gruppi di utenti registrati, vale la pena sottolineare che tutto ciò che sta dietro a Volunia è made in Italy: dalla ricerca allo sviluppo alla server farm. Speriamo che sia di buon auspicio per il futuro della nostra penisola.