Vorrei baciarti: amore e gelosia

Creato il 11 marzo 2012 da Lundici @lundici_it

Non si è ancora capito se l’amore vero debba essere quello che ti fa stare sereno e tranquillo oppure quello che ti divora dentro senza lasciarti dormire per settimane. Io perlomeno non l’ho ancora capito.

Meglio serenità e pace o tribolazioni e passione? [foto di L. Ghirri


la gelosia mi tormenta e mi consuma

Io non lo so. Come dite? Perché mi faccio tutte queste domande? Ma perché mi verrebbe da dire che la passione è un ingrediente imprescindibile e la gelosia un segno d’amore. Però poi anche il sistema nervoso….insomma bisogna pensarci anche al sistema nervoso no?…non puoi essere sempre in balia di demoni e fantasmi…non si può soffrire così, non si può…

Ogni tanto sono convinto che l’amore significhi ininterrotta alternanza di felicità e dolore, pace e guerra, serenità e gelosia. Poi però penso che così non va bene, non va bene…che ci si fa del male e sono così belle quelle coppie solidali dove ci si sente in una squadra senza bisogno di asfissianti e continue richieste di conferma e liberi da quel senso del possesso che sfocia in dipendenza e schiavitù.

La gelosia è un demone che prende il controllo della tua mente e ne conosce ogni punto debole

Il fatto è che quando mi sveglio la notte e il demone mi piomba addosso e comincio a pensare a dove è lei in quel momento, a come ha guardato quel tipo eh…come fai? Come fai a metterti tranquillo? Dovrei girarmi dall’altra parte e addormentarmi? Ma non c’è mica un bottone e tutto va a posto! Voi dovete capire che – in quei momenti – io vedo solo un bagliore accecante che mi impedisce ogni altro pensiero. C’è  una roba che mi entra nelle viscere come un serpente velenoso: s’infila nelle pieghe più nascoste della mia anima, va a cercare e riporta alla luce ogni ricordo, scava nei pertugi dove ho chiuso a chiave le mie paranoie, risveglia ogni ossessione, ogni paura…cazzo!!!

Vi devo raccontare, vi devo spiegare fin dove può arrivare questa mia malattia. E’ un tormento che mi toglie la vita. E’ un’ansia che non si arrende e che finisce per fare dell’oggetto del mio amore l’oggetto della mia rabbia. La odio perché penso che sia lei (e non io) la causa del tormento del quale sono vittima, lei l’origine dell’incontrollabile gelosia e della mia incapacità di liberarmene.
Borges diceva che ci sono uomini che cercano l’amore di una donna per dimenticarsene, per non pensare più a lei.
E c’è anche chi tiene sotto chiave la propria donna. Ma tutto questo non serve, non funziona…non mi fa guarire, perché c’è qualcosa di più, qualcosa di peggio…

L’altro pomeriggio ero con lei in un giardino. C’era un’aria meravigliosa, l’odore dei primi fiori della primavera. E cosa succede? Lei si addormenta…capite? Si è addormentata affianco a me. Ok, io sono rimasto lì ad ammirarla mentre il sole le baciava il viso ed il vento le accarezzava il ricciolo biondo…Era bellissima, bellissima!

Io avrei voluto baciarla, avrei voluto darle un bacio…ma perché s’è addormentata mentre ero lì con lei? Non sapevo cosa fare, capite? Come dite? Avrei dovuto svegliarla? Mah…sì, ci ho pensato, ma c’era una voce che mi diceva di non farlo. E poi con che ragione avrei dovuto svegliarla? Cosa le avrei detto? Mica si sveglia una persona così! Dormiva così beata….Avrei voluto rimuovere quella separazione che s’era creata tra noi: lei addormentata, io sveglio. Avrei voluto baciarla…ma – devo dirvelo – è stato il cuore a dirmi di non svegliarla, sì il cuore, porca miseria…

Tutti e due sull’erba profumata e lei…lei si addormenta

E allora ho pensato di mettermi a dormire accanto a lei; se non potevo svegliarla, se non mi sentivo di baciarla, avrei potuto addormentarmi lì, accanto al suo respiro, abbracciato a lei sull’erba…Avrei fatto la figura dell’idiota? Eh sì ed infatti proprio per questo non l’ho fatto. Ed ho invece continuato a guardarla, mentre mi giravo e rigiravo lì come un deficente…e cominciavo a sentire qualcosa di strano…

Oh, Dio solo sa, quanto avrei voluto baciarla…Dormiva felice, un sonno soddisfatto…e tutto quello che io potevo fare era ammirare incantato quel viso meraviglioso. Ma cominciava a farmi rabbia vederla così beata…Come dite? Perché rabbia? Ma scusate, lei è lì così felice e io? Io che faccio? Dovevo far finta di niente? Mettermi a leggere il giornale? Ho provato a guardare un po’ Facebook sul telefono ma…ma poi non riuscivo a resistere alla tentazione di guardarle quel musetto…porca miseria!

Avreste dovuto vedere com’era bella…E…e…invece…beh, ve lo devo confessare…quella pelle stupenda, quei capelli biondi abbandonati tra i fiori, sul suo vestitino stretto…hanno cominciato a mettermi in testa mille brutti pensieri. Lo so, lo so che non esisteva alcun motivo perché iniziassi a pensare certe cose…lo so…però…porca miseria, era così bella lì, così spensierata con gli occhi chiusi…bella come un fiore…un angelo!

Avrei voluto baciarla, ve lo giuro…e invece mi sono avvicinato per ascoltare il battito del suo cuore…che batteva, batteva forte mentre un sorriso appariva sul suo viso sempre più estasiato…Oddio…porca miseriaaa….perché era così felice nel sonno?? Perché???

Ho cercato di mettermi tranquillo, ve lo giuro, ho provato a respirare, a pensare ad altro, a fare training autogeno, ad alzarmi e fare due passi, ma non riuscivo a non guardarla…e poi, scusate, avevo ragione io! Perché sorrideva così?? Le si leggeva in faccia che stava dormendo beata, troppo beata, come se…stava sognando qualcosa che….Cosa stai sognando?? Chi stai sognando?? Chi???? Dimmeloooo!!! Chi sta sognando???!??!!! Stai sognando me??!! Dimmelo! Stai sognando di stare con me oppure stai sognando un altro???……..

Lei dormiva come un angioletto…ma cosa sognava? Sognava me?? O sognava un altro?….

Come dite? Non c’era alcuna ragione per farsi trasportare da questa paranoia? Lo so! E avrei potuto svegliarla per togliermi da quel supplizio assurdo ed illogico che aveva preso a torturarmi. Ma il fatto è che….non riuscivo a farlo, non volevo farlo…e sapete perché? Sapete perché? Perché in fondo provavo un sottile ed irrinunciabile piacere a tenere in vita quel tormento…quell’inquietudine mi piace da impazzire, mi tiene vivo! Io non la voglio la tranquillità, non me ne faccio nulla della serenità e della pace! Questo è l’amore, signore e signori. Questa è la poesia, la musica, l’arte, la letteratura. E se volete qualcosa che vi metta tranquilli, guardatevi Fabrizio Frizzi ogni sera alla tivvù!

[racconto/articolo ispirato alla straordinaria canzone napoletana "Io te vurria vasà" le cui parole sono di Vincenzo Russo (che Iddio l'abbia in gloria)]

    
    

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