Vorrei giocare ancora con le bambole!
Il mio mondo è piccolo e i miei orizzonti
sono limitati a ciò che posso già capire,
eppure voi pretendereste che io mi faccia
sposa, madre, custode del nuovo focolare.
Vorreste che mi assuma gli oneri più gravosi
della sopravvivenza: andare per la legna,
ore ed ore, chilometri a piedi a prender acqua,
e preparare il cibo scarso, fare che esso basti
per tutta la famiglia e saremo in tanti, troppi.
Ma io ho ancora io bisogno che qualcuno
per qualche anno ancora di me si prenda cura.
Invece mi avete già sottoposta a pratiche oscene,
in nome di cultura, storia, mito, tradizione.
Vorrei giocare ancora con le bambole,
anche quelle che non ho mai avute, quelle che
ho viste un dì al villaggio di mercato alla tivù,
ma so che esistono e sono tanto, tanto belle.
Vorrei ancora correre libera per i campi,
bagnarmi ancora i piedi con l’erba di rugiada,
senza altro scopo che di farlo e riderne di gioia …
Sono ancora troppo piccola … per morire!
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