Nicola Sirchia
E’ stato tra i primissimi a commentare la tenuta della fiducia da parte del governo, il Coordinatore Cittadino del PdL casalese, Nicola Sirchia. Raggiunto negli istanti successivi all’esito ufficiale, Sirchia non è apparso stupito dallo svolgersi dei fatti e non ha rinunciato ad una stoccata implicita nei confronti dell’opposizione, dilaniatasi anche durante una giornata importante come quella di oggi: “La sensazione di consenso si era avvertita netta durante le manifestazioni a sostegno del Governo di sabato e domenica, oggi il conseguimento della fiducia al Senato e il respingimento della sfiducia alla Camera ci consegnano una conferma importantissima della forza nel Paese del Popolo della Libertà e dei suoi alleati che sono rimasti fedeli e non hanno ceduto alle sirene della sinistra”.
Un commento che in poche parole significa: “Visto? I vostri (l’opposizione, ndr) cambiano bandiera all’ultimo e votano la fiducia; i nostri, invece, sono rimasti coerenti, e hanno votato ciò che da giorni avevano promesso”.
Proprio Sirchia aveva dato conto dell’entusiasmo registrato ai gazebi proprio nello scorso weekend, con particolare riferimento alla città di Casale Monferrato che “non a caso ha espresso, non più tardi di pochi mesi fa (alle Elezioni Regionali, ndr), il risultato in termini di voti più alto di tutto il Piemonte per quanto riguarda il PdL e che, ancora non casualmente, ma anche grazie al buon governo dell’Amministrazione Demezzi, ha mantenuto alto il livello di consenso verso la vera realtà moderata del centro-destra”.
E conclude: “Non è questo momento di trionfalismo, ma di riflessione attenta. Certamente si apre una fase complessa dal punto di vista politico, ma altrettanto certamente è emerso che ancora una volta il “ribaltonismo” non paga e alla fine la coerenza viene sempre premiata”.
Anche Riccardo Molinari, vice presidente del Consiglio Regionale (Lega Nord), commenta la mancata sfiducia: “Game Over. Ora Fini vada a fare il capogruppo di opposizione e lasci la Presidenza della Camera alla maggioranza”, commenta sull’onda dell’entusiasmo, lasciandosi andare a previsioni: “Domani il FLI non ci sarà già più. Avanti col federalismo e poi, al voto”.