Un post che non era quello previsto, dovrei raccontarvi di questo ultimo finesettimana,
invece vi racconterò di un pomeriggio un po' glaciale di qualche settimana fa...In uno dei luoghi del "cuore"...
Ero stata qui per la prima volta tanto tempo fa, con Marco e...da tanto volevo ritornarci...
Il parco di
Villa Reale a Marlia (Lucca-Toscana)
Nelle improbabili vesti della "signorina delle camelie" proverò a farvi da guida, se ne avete voglia...
Seguitemi!Iniziamo seguendo un
percorso alternativo a quello ufficiale, che porta alla sommita di una collinetta artificiale, molto romantica ma nel suo senso più decadente...
Facciamo una lunga passeggiata tra alberi ad alto fusto, fino ad arrivare al patio, prigioniero dei rampicanti, di cui conservavo un ricordo vivo, è qui che ho ambientato e immaginato uno dei miei racconti...
Si intravede la Villa del Vescovo.
Il prato, in leggera discesa ci accompagna al lago, qui si gode di una vista in perfetta prospettiva della Villa Reale...Di questo luogo ci è rimasto il ricordo di un certo cigno un tantino aggressivo! infatti più che un cigno sembrava un panzer tedesco e ci fece fare una bella corsa...Oggi ci sono delle tranquille anatrine..e tanto silenzio...
La Villa del Vescovo,
luogo apparentemente sinistro. L'aspetto dell'edificio principale è molto decandente e...scusate ma a me piace molto!La villa risale al XVI secolo ed era di propietà del vescovado di Lucca.
The Villa was built in the XVI century on a pre-existing building, which was owned by the Bishopric of Lucca. It is the only villa with an inner courtyard, it is articulated by an external jutting out wing whose doors are directed towards North.
qui col mio cappottina DESEGUAL e la canotta in lurex Armani Collezioni (rispettivamente regali prenatalizi del mio Lui e della mia amica Francesca)
Questa è l'unica villa a cortile interno, mi rammenta un periodo storico e un genere letterario che amo tanto. Soprattutto
mi sembra di vedere i moschiettieri di Alexandre Dumas duellare in questa corte e su questa scalinata...Salutiamo a malincuore l'atmosfera della Villa del Vescovo e ci troviamo di fronte alla Cappella del Parco. Qui sono seppelliti i resti di una romantica ed infelice coppia di innamorati: il Principe Carlo (fratello dell'ultimo Re delle Due Sicilie) e Penelope Smyth di Ballynatray. Il Principe fu diseredato perchè l'ha sposò, era una donna bellissima ma non di sangue reale. In questa villa trascorsero insieme la loro vita. Ebbero un figlio, conosciuto (a causa del suo comportamento eccentrico e l'ossessione religiosa) "il principe matto" che morì nel 1918, lasciando molti debiti. La Villa fu messa all'asta e il parco rischio di essere distrutto, furono i genitori degli attuali propietari a salvarla: il conte e la Contessa Pecci-Blunt, una delle famiglie della nuova "nobiltà" italiana, che doveva la sua fortuna all'industria pesante legata alla Grande Guerra.
Eccoci nella Grotta del Dio Pan, come in ogni villa che si rispetti non poteva mancare il ninfeo con gli scherzi d'acqua che era un'ottimo rimedio contro l'afa estiva dell'entroterra lucchese!
The Grotta of Pan (Cave of Pan) is situated near the Bishop's Villa, and is linked with two ladder ramps to the Flower Garden, realized in decò style in 1920.Questo Ninfeo risale al XVI secolo, e tramite una rampa di scale è collegata al "Giardino dei fiori" e
qui siamo...nel 1020! Eh, si! Decisamente siamo negli anni'20! E siamo anche in una parte del parco che.... non si potrebbe visitare, ma noi facciamo un'eccezione: tranquilli...non ci getteremo nella piscina...vuota! Ma questi colori, questa atmosfera liberty ed esotica non potevamo perdercela, questa è stata una vera sorpresa (non l'unica per la verità!). Valeva davvero la pena tornare a Villa Reale! Salutiamo gli anni'20 del '900 e ci ritroviamo nel
Giardino Spagnolo (o DECO' del XX sec).
A pianta rettangolare, nascosto da una fitta vegetazione. Da una grande vasca, si diramano dei canaletti che attraversano tutto il giardino.
Rievoca il giardino islamico. E' per me è un rimado anche alla pittura preraffaellita.
T
he Giardino Spagnolo or Decò (spanish garden), of rectangular shape, is hidden in a flourishing vegetation and ends with a great pool, from which a myriad of small channels born and travel through all the garden, with reference to the islamic garden.I riferimenti all'arte preraffaelllita si trovano (almeno secondo me!) anche in altre parti del parco, guardate questo canaletto, non vi ricorda qualcosa?
l'OFELIA DI MILLAIS
Appare la palazzina dell'orologio, a cui arriveremo in seguitoIntanto ci troviamo nel Giardino dei Limoni (XVIIsec.)
Le allegorie di ARNO e SERCHIO gettano le loro acque nella grande vasca rettangolare, e qui le loro acque si uniscono...
l Giardino dei Limoni, racchiuso nel vasto rettangolo dei sempreverdi ha quattro aiuole di semplice prato dal quale emergono le magnolie. Com'è tradizone in Toscana, le aiuole accolgono le antiche conche in terracotta con piante di limoni. Il giardino si conclude a Sud nell'emiciclo di mosaici rustici sormontato da busti romani e dallo stemma degli Orsetti. Un'altro luogo del Parco davvero affascinate è il Teatro di Verdura.Un'ambiente piccolo, segreto. Quello che sembra un giardino in realtà è un teatro. L'alta spalliera di tasso è la struttura portante di questo non-edificio dell'arte.Incontriamo le statue di Colombina, Pantalone e Balanzone (risalgono al 1700).Nel Teatro di Verdura suonava Niccolò Paganini e si rappresentava la Fedra di RacineThe Teatro di Verdura (Green Theater) presents itself like a circular "room", a closed, secret environment enclosed around the spectacular fountain. The garden reveals itself as the antechamber of the famous Teatro di Verzura, which can be reached through a gate. The Theater of 1642, still in good condition develops itself in the circular room with tall espaliers; the statues of Colombina, Pantalone and Balanzone are from 1700. In the Teatro di Verdura played Niccolò Paganini and was often represented Fedra by Racine....E qui termina anche il primo atto della visita al Parco di Villa Reale, vi ricordo che il parco è aperto al pubblico fino al 30 novembreA presto per il Secondo Atto!IL SOTTO_POST La sorella di Napoleone Elisa Baciocchi, sovrana di Lucca e Piombino creò questo grandioso complesso, unendo la Villa Orsetti con le terre circostanti che comprendevano la residenza estiva del Vescovo di Lucca. Modernizzò il palazzo Orsetti del 17esimo sec., con il meraviglioso teatro all'apertto formato da cespugli intagliati e il "Viale delle Camelie", con specie risalenti al periodo ottocentesco. Giunti fino a noi intatti.
Elisa in una scultura del Canova