Ai confini del sistema solare- e anche delle nostre conoscenze. Voyager 1, la sonda inviata ad esplorare il cosmo nel 1977 ed attualmente l’oggetto prodotto dall’Uomo giunto più lontano dal nostro pianeta, è appena entrata in una regione sconosciuta che sta sconcertando gli astrofisici: le loro teorie non prevedevano nulla del genere.
LA SONDA VOYAGER È ARRIVATA AI CONFINI DEL SISTEMA SOLARE
Partita per il suo viaggio senza ritorno 36 anni fa da Cape Canaveral poco dopo la “gemella” Voyager 2, la sonda continua ad inviare dati su dati. Nel 1980, dopo aver osservato da vicino Saturno, ha iniziato il suo allontanamento dal sistema solare propriamente detto per tuffarsi nello spazio interstellare. Al momento, si trova a circa 124 Unità Astronomiche da noi- ovvero, 124 volte la distanza tra il Sole e la Terra – pari ad oltre 18 miliardi di km.
All’inizio, gli scienziati pensavano che il passaggio di Voyager 1 in questo nuovo settore, nel quale gli effetti provenienti dal resto della galassia si fanno più pronunciati, sarebbe stato graduale e poco interessante. Ma invece la transizione si sta rivelando molto più complicata di quanto non immaginassero, visto che il modulo spaziale è entrato in una strana regione alla quale i ricercatori si stanno forzando di dare un senso.
“I modelli matematici che avevamo formulato si sono dimostrati tutti sbagliati“, ammette il fisico Stamatios Krimigis, del Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University di Baltimora, autore di uno dei 3 articoli in merito appena pubblicati dalla rivista Science. “Fondamentalmente, a questo punto non abbiamo più una roadmap per sapere cosa aspettarci.” Insomma, le loro previsioni, basate su quanto appurato in anni di osservazioni, non corrispondono ai dati effettivamente registrati.
Una delle certezze riguarda il cosiddetto “vento solare“, ovvero il plasma formato da particelle elettriche emesso dal Sole: gli ioni che lo formano determinano il campo magnetico solare. Si ritiene che questo vento arrivi a colpire il “medium” interstellare, ovvero un flusso di particelle del tutto diverse, emesse dall’esplosione finale di grandi stelle, noti come “raggi cosmici galattici” e che in gran parte restano fuori dal nostro sistema solare proprio perchè “bloccati” dall’azione del Sole.
LA VOYAGER 1 SI TROVA AD OLTRE 18 MILIARDI DI KM DALLA TERRA