Vuoi essere felice? Non prenderla sul personale
I segreti per essere felice sono innumerevoli. Tra questi c’è anche la capacità di non prendere le cose sul personale. E’ una lezione, questa, che ho imparato sulla mia pelle. Non che fossi una persona pronta a scommettere che il mondo intero ce l’avesse con me, ma di certo se qualcuno si rivolgeva in un tono scostante nei miei confronti partivano le pippe mentali più impensabili. In realtà bastava anche solo che una persona a cui avevo scritto una mail non mi rispondesse nel giro di qualche minuto.
Prenderla sul personale viene facile. Però a pensarci bene è un vero e proprio atto che oscilla tra la bassa autostima e l’egoismo. Bassa autostima perché siamo sempre pronti a metterci in discussione anche quando non serve. Egoismo perché a volte pensiamo che tutto ruoti insieme a noi.
Come giornalista freelance mi trovo spesso a scrivere mail di proposte per articoli a direttori e capo redattori. Il più delle volte ci mettono del tempo a rispondere. La mia reazione qualche tempo fa era di ansia. “Ecco non gli piace la proposta” oppure “Figurati non mi farà scrivere nulla” oppure “Il mio stile non piace”.
Oggi ho cambiato punto di vista e le cose vanno meglio. Tutto ha cominciato a cambiare quando ho preso la cosa per gioco. Subito dopo aver mandato la mail, mi immaginavo il destinatario impegnato in una riunione fiume, alla scrivania immerso nelle carte, alla finestra mentre si fumava una sigaretta, al supermercato con la famiglia, bardato di tutto punto e in scalata sulle Dolomiti o su una spiaggia tropicale con un cocktail in mano. Non è uno scherzo. Ho fatto cosi per molto tempo. Mi serviva per mandare al mio cervello un messaggio molto chiaro:
“Stai sereno e non prenderla sul personale”.
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Questo giochino simpatico dopo un po’ è diventato abitudine e gli scenari sono cambiati nel tempo. Oggi lo pratico ancora ma raramente semplicemente perché ho smesso di avere un’aspettativa di risposta cosi alta. E, guarda un po’, difficilmente aspetto più di due giorni per averla.
Questo piccolo esempio mi ha fatto comprendere che a volte ci prendiamo troppo sul serio e pensiamo che il mondo sia con gli occhi puntati su di noi. Non è cosi. In ogni caso non dovremmo permettere che accada.
Lo stesso vale quando qualcuno si rivolge con un tono poco felice a noi. Prendi le distanze con le parole e i toni. Non prenderla sul personale. Fai queste considerazioni:
- Come si comporta questa persona con gli altri? Il suo atteggiamento arrogante potrebbe essere una sua prerogativa. E a quel punto risulta chiaro che non può avercela con te. A volte questo atteggiamento può essere la maschera di una forte insicurezza. Assumi l’atteggiamento della compassione invece di pensare a come attaccare.
- Tu non hai bisogno dell’approvazione di nessuno. Ritorniamo su uno degli aspetti che maggiormente hanno caratterizzato la mia vita: il desiderio di piacere a tutti. Non è possibile. Siamo troppi al mondo (una cosa tipo 7miliardi e rotti!). E oggi posso dirti che è anche un bene che sia cosi. Non temere il giudizio degli altri. (Se ti viene difficile ti consiglio il #mantrabonsai di Katya Giannini)
- Comunica le tue emozioni. In sostanza: parla. Non siamo abituati a parlare. Preferiamo tenere tutto dentro al nostro scrigno personale. E’ sbagliato per il semplice fatto che le emozioni si amplificano. Liberati dicendo semplicemente – con gentilezza ovviamente – che ti sei sentito ferito. Tutto si chiarirà in un attimo e tu tornerai alla tua serenità.
Voi sapete chi siete e allora siatelo, con orgoglio. Leo Buscaglia
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Non è complicato, vero? Basta davvero assumere la consapevolezza di chi siamo e agire di conseguenza. Nel rispetto e nella compassione piuttosto che in difesa o in attacco.
Ci provi? Ci proviamo insieme?