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Da piccoli dicevamo così. "Vuoi sapere un segreto?"
Solo che erano cose piccole, gestibile, che adesso ci fanno sorridere, adesso alla stessa domanda se potessi risponderei: no!
Ma adesso, che sei grande, nessuno te lo chiede, te lo dicono e basta, ti dicono una cosa delicata, personale, a volte addirittura intima, imbarazzante, che potrebbe ferire qualcuno, e tu ormai sei fregato, sì perché non ti hanno chiesto nulla, e te l'hanno detto.
Così scattano le peggiori trappole, tu ci sei dentro, non l'hai chiesto e ti trovo a tenere per le mani questo segreto.
Se fin qui non era chiaro, io la vivo male sta cosa. Vivo male in generale la menzogna, la bugia... Non ho mai saltato di nascosto un giorno di scuola perché sapevo con certezza assoluta che nel momento in cui a mezzogiorno avessi finto di ritornare a casa, mi fossi seduta a tavola e innocentemente mio padre mi avesse chiesto "Com'è andata oggi?", avrei finito per confessare tutto a calde lacrime. Ogni volta che si va su un argomento del quale so qualcosa che non posso dire arrossisco, mi agito, distolgo lo sguardo e tento di a cambiare argomento. Sì, sono una pessima bugiarda!
Eppure questo non impedisce ad amici vari che mi conoscono bene di confidarmi i più diversi segreti o confessioni che io non cerco. Ricordo ancora a una settimana dalla maturità una mia compagna di classe, con la quale l'anno prima avevo avuto qualche scontro e con la quale per tutta la 5^ci si è piacevolmente ignorate, venire da me a raccontarmi che era incinta e non voleva che i prof lo sapessero, per ovvi motivi. Mi sono guardata intorno cercando le telecamere, tanto mi pareva assurdo. Poi l'ho guardata e la prima domanda affiorata alla mia mente è stata: "Perché lo dici a me?"
Se ci pensate, è una cosa estremamente egoista questa del segreto. Sì, perché c'è qualcosa che per un qualche motivo non posso dire in giro, ma mi piacerebbe liberarmi di questo peso, allora che faccio, lo condivido, ma in realtà te lo metto sulle spalle senza darti al possibilità di scelta e senza darti a tua volta la possibilità che io mi son presa di condividerlo, in quanto segreto.
"Vuoi sapere un segreto?"
"No, grazie, anche perché se è segreto e me lo dici, poi, che cavolo di segreto è?!"
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