Il mio intento è educativo - dice nel suo libro - Raccontare ciò che mi è accaduto. Dar loro le informazioni dalle quali possano arrivare a decidere se farlo o no. Perchè ognuno è libero di fare quello che vuole della sua vita.
Allora, se ho la possibilità di informare le persone, attraverso la mia esperienza, forze loro avranno ciò che non ho avuto io, cioè un'informazione corretta. Perciò mi batto per questo, perchè le persone possano decidere con la loro testa. Se vuoi provare ugualmente fallo, però non potrai più dire: non sapevo, cavolo, quanto sono stato stupido!
L'autrice, nel giorno della presentazione del suo libro
Non sapevo dell'esistenza di questo libro e l'ho conosciuto - ed ho conosciuto l'autrice - in occasione di un incontro che è stato organizzato in un comune limitrofo al mio, proposto da un'associazione di genitori, nell'ambito di un progetto di prevenzione portato avanti con le scuole medie del territorio. Sono intervenuta in virtù del mio lavoro di giornalista e devo dire di aver ascoltato con attenzione la testimonianza dell'autrice. Giorgia - mi piace chiamarla per nome, sperando che non se ne dispiaccia, vista la sua giovane età - si è messa a nudo davanti ai tanti ragazzi che l'hanno ascoltata con attenzione. Ha raccontanto la sua esperienza, i problemi fisici ma anche il risvolto psicologico della sua vicenda. Ha parlato del suo rapporto con la vita, con i suoi genitori, con i suoi amici. Ha parlato di VITA. Quella vita il cui valore ha capito appieno solo dopo essere stata sul punto di perderla.Il libro è una raccolta di pensieri. Un racconto di ciò che ha vissuto e provato dal momento in cui ha deciso di fare "la prova" fino a quando è riuscita a riconquistare una parvenza di normalità. Ed è un racconto colmo di sofferenza ma anche di forza e di speranza. E' un libro scritto con linguaggio molto semplice e diretto, proprio come se fosse un dialogo trascritto su carta direttamente da una testimonianza offerta di getto.
Ma nel libro vengono anche proposti altri punti di vista ed è interessante mettere a confronto i pensieri di diverse persone che hanno vissuto, in modo diretto o indiretto, la sofferenza che ha colpito Giorgia. Vengono proposti i racconti di suo padre e sua madre ma anche di due medici che offronto riflessioni molto interessanti, di cui fare tesoro. In appendice, sotto la denominazione Ecstasy e... dintorni, viene offerta una panoramica delle sostanze stupefacenti più comuni, delle loro caratteristiche e delle conseguenze che possono derivare dalla loro assunzione.
Un libro che ogni adolescente dovrebbe leggere.
Quella che ho io è una copia con dedica dell'autrice... Quando mi sono avvicinata a lei per chiederle di firmare la mia copia mi ha detto: "E' per sua figlia?"... Io ho risposto "... no... non per il momento". Ed ora, dopo aver sentito la presentazione ed aver letto il libro, sono un po' combattuta: vorrei regalalo (Natale è alle porte) ad alcuni ragazzini, figli di amici, che sono nell'età critica... Come faccio ad essere certa, però, che apprezzerebbero il gesto? Non tanto loro, quanto i loro genitori? Non voglio certo dire che siano ragazzi a rischio, ci mancherebbe. Mi piacerebbe solo che fossero informati. Ma se poi la prendono male? Sto sinceramente ragionando sul da farsi....*** Vuoi trasgredire? Non farti!Giorgia BenusiglioSan Paolo Edizioni13.00 euro