Parole, versi, successione di suoni. Realizzazione, materializzazione, contrasti ed avvicendamenti. Giornate incartate da un respiro poco profondo, quasi sospeso su di un filo invisibile ... aria ... fresca, pungente, vitale.Bolla invisibile, leggera, intrisa come carta assorbente di un inspiegabile voglia di essere vuota. Sentire i contorni del cuore e di un anima fisica espandersi fino allo spasmo, senza pareti, come un vuoto materico ... senza principio e senza mai fine. Un sogno vissuto ed una impalpabile realtà. Dicotomie di bianco e di nero, laddove i colori prevalgono. Come descrivere un vuoto stracolmo di tutto? Come parlare di ciò che è impossibile dire? Come trasmettere simboli di ciò che in realtà non sappiamo ma che fan parte di noi? Ecco che come una bolla di vuoto mi espando come fossi soffiata dal vento. Ecco che i sottili contorni non sono mai stati chiusi. Ecco che i pesanti fogli di carta e di gesso si staccano, si sciolgono, svaniscono lasciando il mio vuoto cantare. Non ho timori nel perdere, non ho rimpianti di quello che ho dato. Libera sfera nell'aria pungente d'inverno, tanto il sole mi è dentro... in questo vuoto impalpabile, che non so raccontare, ma che è un immenso frammento di me.
Non mi manca nulla perchè non sono nulla. Non mi manca nulla perchè se dovessi pensare di chiedere avrei già perso l'occasione per vivere. Non ho nulla da chiedere perchè avere non ha nessun senso per me. Non ho e non vorrei mai avere. Mi basta sapere che posso sognare e volare nel sogno... mi basta sapere che sono parte di un incredibile vuoto infinito, nel cui interno ho trovato un frammento di te.