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Creato il 17 luglio 2010 da Renzomazzetti
BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?

BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?

 

Dopo la fuga del papa

 

Al Campidoglio! Il Popolo

Dica la gran parola.

Daghe i romani vogliono

Non più triregno e stola

Se il papa è andato via

Buon viaggio e così sia

Non morrem già d’affanno

Perchè fuggì un tiranno

Perchè si ruppe il canape

Che ci legava il piè.

Viva l’Italia e il Popolo

E il papa che va via!

Se andranno in compagnia

Viva anche gli altri re!

(autore sconosciuto)

 

Il 5 settembre 1827 nasce Goffredo Mameli.

Scrisse poesie fiere di impeto di ribellione contro l’oppressione straniera. Grandi manifestazioni patriottiche si svolgevano spesso a Genova per spontanea adesione del popolo agli avvenimenti d’Italia. Fra i primi c’era sempre Mameli: scrisse FRATELLI D’ITALIA con musica del maestro Navaro. Alle prime notizie della rivolta di Milano, Mameli, al comando di trecento giovani, prende la via del Ticino e partecipa coraggiosamente alla campagna contro gli austriaci; conosce Mazzini; Raggiunge Garibaldi a Ravenna e con lui va a Roma. Proclamata nel 1849 la Repubblica Romana , Mameli invia a Mazzini il famoso telegramma: “ Roma, Repubblica, Venite “. Combattèeroicamente a Palestrina, a Velletri, al Gianicolo dove fu ferito e, dopo atroci sofferenze, si spense.

 

ARIA NOSTRA (R.Mazzetti -1969-)

Dai monti alla pianura

dai fiumi ai mari

si respira un’aria diversa

non solo quando la primavera

rimbellisce e risveglia il paesaggio.

E’ l’aria nostra:

Italia!

Come da un immenso giardino

le verzure, i raccolti, i frutti

ci vengono donati rigogliosi.

Ovunque disseminate

sono le opere

lasciate dai nostri Avi

gloriosi dell’antica civiltà

dell’antica Roma.

Il nostro mare

così splendente e profondo

lambisce la riva:

Là c’è uno scoglio

che ricorda un eroismo;

là una cantina

della “ Giovine Italia “.

Nelle coscienze

rimane la consapevolezza

delle dure battaglie

per la libertà, per l’Unità Nazionale.

Dove i monti

toccano il cielo dell’orizzonte

le Anime cadute

rivivono nel granito di sangue:

15-18 “ Vittoria! “.

Poi scese la notte.

Portando l’oscurità

lasciò trapelare

i lumi della speranza

per i cuori imprigionati e derisi.

L’oscurità per poco rimase:

Arrivò il sole

così caldo così generoso

e abbraccia e riscalda

questa nostra Terra

questa nostra aria.

Ed ecco

all’aria nostra

si forgia la generazione

e grida perchè cosciente:

“ Non più guerre

solo pace! “.

E’ questo

il nostro bel paesaggio.

 


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