Dunque,
si racconta di un giornalista belga, tale Cornelissen, il quale
all'inizio del secolo scorso, condusse un macabro esperimento con 20
anatre.Il
giornalista giocò di fantasia (vecchia abitudine di periodista a corto
di notizie) e raccontò di aver arrostito un'anatra e diaverne
nutrito le altre 19; poi di aver dato da mangiare una delle 19
alle altre 18, e così di seguito, finché ne rimase una sola: l'anatra
che aveva mangiato tutte le altre 19.
Questa
storia venne largamente diffusa. Quando Cornelissen ammise di
essersi inventato tutto, lo smarrimento dei creduloni non rimase senza
conseguenze.
Da allora si adottò la parola canard (anatra) per indicare una notizia inventata o aggiustata alla bisogna.
La notizia vera è che tra l'angolo della Piazza che guarda ad est e via Berenini, anzi, oltre la metà di via Berenini venendo dalla Piazza, è stato notato un consolidato via vai di canards, virgola, viva l'Italia.
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
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