Ho fatto le elementari nei lontani anni '60, in una scuola esclusiva di Ginevra, dove ho imparato inglese, francese, tedesco e romancio, lingue che oggi parlo a menadito a destra e manca del globo.
All'età di dieci anni sono stato ricevuto dal papa che mi ha promesso la santità a partire dal 18esimo anno di età, missione che perseguo ormai da quasi 40anni con straordinari risultati per me e per il mondo.
Le medie, seguite in un campus a nord di Helsinki, ha temprato in tutti i sensi il mio corpo e la mia mente grazie a una formazione dura ed efficacemente efficace.
Nel frattempo ho vinto tutte le puntate di 'Chissà chi lo sa' e di tutti i quiz per ragazzi inventati dalla Rai dalla sua fondazione.
Il liceo, grazie a una borsa di studio milionaria (c'erano le lire, ancora...), sono riuscito a farlo nel più straordinario ed esclusivo istituto scientifico di Boston, dove grazie alle mie scritture notturne - visto che al mattino ero a scuola e nel pomeriggio dirigevo il giornale scolastico, ero capitano della squadra di basket oltre a essere il numero uno di tennis delle scuole americane - sono riuscito a pubblicare il primo romanzo best seller mondiale di vendita di un diciassettenne. Da quei giorni vivo di rendita per i diritti d'autore.
Tra il liceo e l'università ho avuto modo di:
- Salvare due donne che stavano annegando in un lago gelato sulle Alpi
- Sventare tre rapine in altrettante banche facendo arrestare 37 banditi armati fino ai denti, e io disarmato.
- Salvare il papa da un attentato in partenza per un suo viaggio in Colombia.
- Far scendere un gattino da un albero troppo alto
Sono laureato in fisica nucleare, specializzato al Mit, e ho una serie di cattedre che seguo fedelmente e che mantengo grazie a un'organizzazione staliniana del tempo.
Oggi, aldilà dell'attività ludica di imprenditore della comunicazione, sono proprietario di fondi, imprese, banche e incubatori che mi permettono di essere uno degli uomini più ricchi e famosi.
Quando morirò sederò alla destra del padre, scalzando qualcun'altro. Ma questo lo dico sommessamente, perché non mi piace dire cose che ancora non sono realmente accadute: io sono un uomo tutto di un pezzo, trasparente, retto, e soprattutto apprezzo l'onestà e la meritocrazia.
Ma anch'io ho commesso un errore, come diceva il famoso ispettore Rock: non mi sono presentato alle elezioni per bermi in un solo sorso quel popolo di pecore ignoranti che è la massa bue italiana.
Mi perdonerete?