Ambientato in una Lecce periferica, all'apparenza desertica, popolata da personaggi tanto grotteschi quanto surreali, racconta la vicenda di Marcello Zappatore, chitarrista di una band metal satanista, che viene afflitto improvvisamente dalla comparsa delle stigmate. Questa sua improvvisa, e non richiesta, vicinanza a Dio metterà in dubbio tutto quello che rappresenta portando Marcello a dover scegliere una strada, o Dio o il Metal.
La scelta narrativa di Verdesca è molto particolare. Ogni personaggio del film sembra come tagliato da un'accetta, tutti sono inquadrati nel loro ruolo e nessuno all'apparenza è destinato a uscirne fuori. Anche i dialoghi seguono questa linea, essendo innaturali (spesso vi sono pause tra una battuta e l'altra) e totalmente atoni. Il surreale è quello che si percepisce durante tutta la visione, vi sono tempi molto dilatati conditi però da delle scene tanto assurde quanto esilaranti. Bravi tutti gli attori della pellicola che, anche se alcuni siano improvvisati, ben si prestano all'operazione: Marcello Zappatore, Guia Jelo, Sandra Milo, Ilario Suppressa e Monica Nappo.
Una pellicola che, se avrete l'occasione di vedere, non si farà certamente dimenticare.
Imdb
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