Waiting for…san valentino. ma io scappo con cupido!

É arrivato anche quest’anno. E lo si vede, ahimé, soprattutto dalle vetrine dei negozi, decorate “caramellosamente”, e dalle pubblicità in tv, con protagonisti ragazzini che smielano come api. Il maggior numero di morti per  innalzamenti di glicemia avviene proprio in questo periodo, così come i colpi di frecce che ci infligge Cupido, riducendoci ad una mera imitazione della celeberrima rappresentazione del martirio di San Sebastiano.

É probabilmente questo il momento dell’anno preferito di Federico Moccia, ma c’è chi vorrebbe solo sotterrarsi tre metri sotto terra, e l’unica voglia che ha è quella di té: una bella tazza calda prima di andare a dormire. E scusa se io…non ti chiamo amore e non ti voglio sposare.

É il periodo  in cui il romanticismo tocca l’apice fino a sfiorare la punta dell’Everest, il periodo in cui i baci abbondano come i limoni in Sicilia durante l’estate.

Ma non è tutto miele quello che luccica. Perché, e questo me lo possono confermare molte mie amiche, a volte è proprio quel giorno a creare litigi e incomprensioni. E  anche se c’è una regola del diritto amoroso consuetudinario secondo cui “Eh no brutto stronzo non puoi lasciarmi a San Valentino”, a volte pure questo accade. Ogni ragazzo ha infatti un suo personalissimo modo di interpretare questa festa, e solitamente non coincide con il nostro.

Ecco, a riguardo, alcuni esempi di “San Valentino-Boy”, con le loro relative, personalissime interpretazioni.

I “L’ALTERNATIVE”. Tu sei talmente romantica che vorresti che affittasse un locale solo per voi. Cenetta a lume di candela, piedino coatto fino a farti venire i calli, rose rosse sul tavolo, violinisti che suonano per tutto il tempo, Cupido da fuori che ti strizza l’occhio, anello Bulgari dentro il piatto da portata e proposta di matrimonio sul menu.

E invece nulla, perché lui è “l’alternative”, e, in quanto tale, ti dirà sostanzialmente la cosa più brutta che possano dire a te, romanticona che aspetti questa festa tutto l’anno: “Io non festeggio San Valentino, perché é una festa CONSUMISTICA”. Questa è una frase che personalmente mi fa orrore.

Ma cosa vuol dire consumistica?

Nulla, è semplicemente una scusa che lui spera verrà interpretata da te come uno dei suoi capisaldi di pensiero.

L’unica cosa che puoi fare è diventare come lui, e al vostro prossimo incontro sotto le lenzuola, dirgli: “Amore, mi hai contagiato, stasera…non si consuma!”

II “IL TIPO-TI AMO TUTTI I GIORNI”. É in sostanza l’evoluzione dell’ “alternative”. Un’evoluzione minima, sia chiaro. Un po’ come quella dallo scimmione all’homo Erectus. Sostanzialmente ha capito che la sua visione consumistica è alquanto ridicola, e così si inventa un’altra scusa, ma più astuta, perché l’Erectus è diventato più saggio.

Così ti dice: “Amore, ma noi non abbiamo bisogno di festeggiare, perché io ti amo tutti i giorni, non solo a San Valentino. E poi perché devo farti il regalo proprio oggi? Io voglio sorprenderti quando meno te l’aspetti, quando non c’è nessuna occasione, ogni volta che ne ho voglia, perché io ti amo sempre”.

Mi piace chiamarla “frase-buccia di banana”, fondamentalmente perché tu…ci caschi.

In realtà devi sapere una cosa. La perifrasi dantesca del “ti amo tutti i giorni” è scaturita solo da un motivo. La sera, il tuo Homo, vuole averlo herectus

III “L’UOMO-PENSIERINO”. É indubbiamente un’evoluzione ulteriore. Lui è il giusto equilibrio tra lo smielato e il consumista. Lo festeggia insieme a te senza eccessi glicemici ma anche senza discutere. Peccato per una cosa: non ci azzecca con il regalo. Mai. Arriva subito mettendo le mani avanti (e già questo è strano, visto che solitamente ha il braccino corto), dicendoti: “Amore guarda, è giusto un pensierino”.

Tu lo apri, e dentro di te pensi: “Eh no è, questo non è un pensierino, perché se anche solo ci avessi pensato, giusto un attimo, non m’avresti preso ‘sto schifo”. Poi, con un talento che nemmeno Julia Roberts, deglutisci, inspiri, espiri, sorridi in preda ad una paresi facciale, lo abbracci, sali i gradini e vai a ritirare l’Oscar

IV “L’UOMO CHAMPIONS”. Si è sempre comportato come “l’uomo-pensierino”. Ma quest’anno è strano. Tu gli chiedi di organizzare qualcosa ma lui tergiversa. Prima ti dice che non può, poi che farà tardi al lavoro, poi si contraddice. Finché, ispirato dalla pubblicità di Premium, viene a casa tua e te lo confessa. “Amore ti prego non odiarmi, ma stasera proprio non posso. C’è la Champions”.

Al che tu gli sbatti la porta in faccia e mediti una vendetta alla Edmond Dantes. Così passi la serata al telefono con Wanna Marchi, perché se manda il malocchio alla sua squadra, facendola perdere 9 a zero, il giorno dopo puoi sempre dirgli: “Oh amore, era proprio meglio se non la guardavi quella partita, ti risparmiavi una bella umiliazione”.

V “L’UOMO BACIO”. É il romanticone. Quello che hai sempre desiderato. Così ti aspetti la serata che hai sempre auspicato quando stavi con “l’alternative”. E in effetti accade. É tutto perfetto. I violinisti rompono un po’ i maroni perché il volume è troppo forte e se ti domanda di sposarlo manco capisci, ma per il resto è tutto una favola. Cupido è fuori che ti sorride, la fiamma della candela sembra scrivere i vostri nomi sulla parete, e poi, finalmente, eccolo. Lui ti guarda e capisci che è arrivato il momento del regalo. Si mette la mano sul taschino interno della giacca e tira fuori una cosa lunga che Rocco Siffredi in confronto è da viagra. Tu inizialmente sei estasiata ma poi capisci: é il tubo dei baci, che lui sfodera come fosse la spada di Goemon. Sei scioccata. E il Bulgari??????

Ragazze, ve lo dico. Se state con un uomo romantico, aspettatevelo. Perché a San Valentino, il romanticone, non riesce a NON regalarvi i Baci Perugina. A questo punto hai una sola alternativa: prenderli e usarli proprio come una spada, sgozzandoti.

Ma, a dire il vero, ce n’è un’altra. Cupido è la fuori, tutto solo, e se ti ha strizzato l’occhio per tutto il tempo ci sarà un motivo no? E poi, a guardarlo…non sembra poi tanto male.

Buon San Valentino a tutte da Cenerentola!