Un altro forte storno
Dopo una buona prima parte di seduta un crollo verticale nell’ultima ora di contrattazione. Solo eccellenti trimestrali potranno sorreggere la Borsa Usa.
Borsa a picco e dollaro che crolla, una situazione che potrebbe avvitarsi su se stessa e scatenare il panico a Wall Street.
Ora la Fed deve fare di tutto per tranquillizzare i mercati, altrimenti può veramente succedere l’irreparabile, occorre tenere i nervi saldi.
Purtroppo eravamo stati buoni profeti, gli Stati Uniti si sono messi in trappola ed ora uscire da questa situazione non è per nulla semplice, sarebbe indispensabile a questo punto un intervento deciso della Bce, ma Draghi sembra avere il suo bazooka caricato a salve.
Questi sono anche i momenti in cui si cercano le motivazioni più fantasiose per giustificare quanto sta accadendo, come ad esempio parlare di supporti e resistenze, sappiate però che ciò che conta sono i dati economici.
Non bisogna però dimenticare il sentiment perché dopo tre sedute nelle quali ad esempio il Dow Jones (-1,35%) ha perso 4 punti percentuali, serve anche un rimbalzino che dimostri che c’è ancora qualcuno che “ci crede”.
L’indice più vecchio del mondo al momento è passato in negativo anche per quanto riguarda la performance da inizio anno, ed questo è un segnale inquietante.
Oggi, poi, è stato proprio l’indice di riferimento, lo S&P500 (-1,50%) a far segnare il maggior ribasso, non è sfuggito alle svendite anche il tecnologico Nasdaq (-1,46%).
Insomma, momento davvero critico, monitoriamo gli sviluppi, ma con estrema prudenza.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro