L’ottava complessivamente negativa dopo tre settimane rialziste
Vola Intel dopo aver rivisto al rialzo le stime dei ricavi nell’anno in corso. Ancora su il comparto oil. In calo Citigroup ed Apple.
Nonostante dati macro decisamente deludenti Wall Street archivia l’ottava con un rialzo, non certo eclatante, ma che scaccia un po’ di nubi che nelle ultime due sedute si erano addensate all’orizzonte.
Prezzi alla produzione sorprendentemente in calo (-0,2% rispetto ad attese di +0,2%) non sono un buon viatico per l’economia, ma è dopo l’apertura delle contrattazioni che arriva il dato peggiore: il calo dell’indice Michigan, che misura la fiducia dei consumatori, sceso a 81,2 punti anziché aumentare a 82,9 come previsto dagli economisti. Certo restiamo sempre su valori elevati, ma la discesa può essere indicativa, anche perché a determinare il calo è stato il sottoindice relativo alle aspettative, mentre quello relativo alla situazione attuale è salito ancora.
Le questioni geopoliche hanno spinto all’insù il prezzo del petrolio che ha messo a segno la migliore performance settimanale dell’anno, in salita anche le quotazioni dell’oro a 1.274,10 dollari per oncia.
Sul mercato valutario giornata rialzista per il dollaro che chiude l’intera settimana guadagnando più di una figura nei confronti dell’euro (da 1,365 a 1,354), il biglietto verde riprende così il trend iniziato nel mese di maggio.
Dal lato micro segnaliamo il gran balzo di Intel dopo aver annunciato una revisione al rialzo dei ricavi per l’intero anno, notizia che ha galvanizzato l’intero settore , l’aumento del greggio ha giovato ovviamente al comparto oil anche oggi sugli scudi.
Dow Jones (+0,25%) svetta nettamente Intel (+6,83%) che in intraday ha perfino superato quota 30 dollari, non accadeva dal febbraio 2004. Sulla scia sale anche Microsoft (+1,60%) seguita dai due petroliferi Exxon (+0,97%) e Chevron (+0,91%).
I maggiori ribassi sono stati fatti segnare da Wal-Mart (-0,59%), Home Depot (-0,46%) e Unitedhealth (-0,33%).
S&P500 (+0,31%) vola Hewlett Packard (+5,30%), seguita da Occidental Petroleum (+1,96%) ed Exelon Corp. (+1,85%).
Continua invece l’anno difficile per Citigroup (-1,41%), terzo ribasso di fila per Apple (-1,09%) quindi in calo anche il colosso del comparto agricolo Monsanto (-1,03%)
Nasdaq (+0,30%) torna ad avere una freccia verde anche per quanto riguarda la performance da inizio anno Stericycle (+3,04%), continua il momento d’oro di Applied Materials (+2,85%), quindi Western Digital Corp (+2,65%).
Ennesimo ribasso per Vimpel (-3,87%), in calo anche Priceline.Com (-2,99%) dopo l’annuncio dell’acquisto di Open Table per 2,6 miliardi di dollari, perde oltre due punti percentuali anche Monster Beverage (-2,49%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro