Wall Street: attenzione si alza la volatilità

Da Pukos

Seduta di vendite a New York

Intel, Unitedhealth, Coca Cola e Wal Mart in guadagno. Vendite per Exxon, JPM e Boeing. Sul Nasdaq vola Vertex Pharma.

Domani ci attende l’importante dato sul Pil degli Stati Uniti ed il mercato oggi è risultato parecchio nervoso, personalmente, quindi, ho sbagliato la previsione, ma ho una attenuante.

Nel commento di ieri ad una seduta assolutamente piatta avevo detto che il mercato attendeva il dato sul Pil prima di prendere una posizione, quindi, ne deducevo che anche oggi era probabile che potessimo attenderci indici poco movimentati, non è andata così.

Dopo un inizio favorevole in cui i listini statunitensi salivano sull’onda di dati macro decisamente positivi, sui book sono comparsi anche ordini di vendita che sono aumentati col passare dei minuti ed ad un certo punto sono arrivati a valanga.

Nell’ultima mezz’ora di contrattazione, poi, tutti hanno sparato le proprie cartucce, ed ecco quindi che qualcuno ha sofferto il mal di mare.

Torniamo ai dati macro, inutile dire che tutti attendevano con una certa apprensione l’indice sulla fiducia dei consumatori, il dato di maggio era già molto elevato (82,2 punti) si attendeva, però, un aumento a 83 punti ed invece il dato è risultato ancora migliore (85,2 punti) il più alto livello dal gennaio 2008.

Occorre anche dire che successivamente l’indice Fed di Richmond, che monitora l’attività manifatturiera nel distretto di Richmond, ha deluso le attese scendendo più del consenso pur rimanendo sopra la parità.

Fra i due dati, però, non c’è discussione, il primo è indubbiamente più importante ed infatti subito dopo l’annuncio gli indici salivano, perché poi abbiano cambiato rotta al momento rimane ancora un mistero, forse sarà svelato domani.

Alcuni graficisti ora temono il peggio perché vedono nelle sedute del 9 e 10 giugno ed in quelle del 20 e 23 giugno la formazione di un doppio massimo portatore di sventure, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, attendiamo il Pil di domani e i dati sull’occupazione di giovedì, poi tireremo le somme.

Per giustificare l’odierna seduta si potrà anche dare la colpa alla situazione irachena, a mio avviso però occorre guardare altrove … le tre streghe di venerdì è innegabile che fanno paura.

Dow Jones (-0,70%) si salvano in quattro, Intel (+0,89%), Unitedhealth (+0,31%), Coca Cola (+0,29%) e Wal-Mart (+0,24%).

Dopo aver stabilito ieri il proprio massimo storico oggi è stato giorno di prese di profitto per Exxon (-1,58%), tornano a scendere anche JP Morgan (-1,32%) e soprattutto Boeing (-1,30%) che nelle ultime dodici sedute ha perso il 6,58%.

S&P500 (-0,64%) in vetta ai rialzi odierni tre titoli la cui performance del 2014 rimane tuttora negativa: Costco Wholesale (+0,95%), Lowe’s Companies (+0,93%) e Starbucks (+0,91%).

Ultime tre posizioni per il comparto petrolifero: Occidental Petroleum (-3,56%), Anadarko Petroleum (-3,34%) e Halliburton Company (-3,14%).

Nasdaq (-0,42%) c’è un indiscusso protagonista di giornata, Vertex Pharma (+40,41%)  grazie alla pubblicazione dei risultati ottenuti dalla combinazione di due suoi farmaci nella cura della fibrosi cistica, da rimarcare che la chiusura è arrivata molto distante dal massimo di giornata. Nuovo massimo dell’anno anche per Micron Tech (+3,97%) e Baidu (+2,06%).

Giornata di ribassi per Broadcom (-3,19%), Monster Beverage (-2,77%) e Nxp (-2,45%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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