Wall Street, continua la cuccagna

Da Pukos

Petroliferi e minerari alla riscossa

Rimbalza Caterpillar che precede i petroliferi Chevron ed Exxon. Vola Freeport McMoran. Sul Nasdaq debole il comparto biotech.

Qualche allocco che vende si trova sempre, ma oggi a Wall Street ce n’erano davvero pochi, tutti sapevano che i gestori avevano in mano solo ordini di acquisto, quindi non era certo la giornata in cui essere ribassisti.

Ci sono stati due segnali inequivocabili per capire come sarebbe andata la seduta, il primo è che già all’apertura il Dow Jones viaggiava sopra i 17.500 punti quindi in guadagno di quasi un punto percentuale, il secondo è che mezz’ora dopo l’inizio delle contrattazioni il mercato non ha minimamente reagito all’unico dato macro in programma oggi e che si è rivelato particolarmente negativo.

Gli ordinativi all’industria, infatti, a dicembre sono calati del 3,4% ed è stato rivisto al ribasso anche il dato di novembre, da -0,7% a -1,7%. Non solo, si è pure trattato di un risultato nettamente peggiore rispetto alle aspettative, e siamo in presenza del quinto calo consecutivo.

Ora, sappiamo tutti quanto siano rilevanti i dati sugli ordinativi per l’economia nel suo complesso, non è un segreto che ci troviamo, a livello globale, in una fase di rallentamento economico, il problema è di capire quanto sarà brusca la frenata e, visto il dato odierna, non si può di certo stare tranquilli.

Se frenano (anzi qui si stanno inchiodando) anche gli Stati Uniti, stiamo freschi. Il fatto, però, e lo abbiamo ripetuto spesso, è che gli Usa pur essendo sempre una locomotiva, ora hanno un numero considerevole di vagoni da trainare e la cosa è tutt’altro che agevole.

Oggi oltretutto abbiamo assistito ad un forte indebolimento del dollaro, la banconota verde, infatti, ha perso 150 punti base, passando da un cambio di 1,133 a 1,148 nei confronti dell’euro. Era da metà ottobre che non accadeva una cosa simile.

Ed a proposito di valute e di crisi economica un altro campanello d’allarme è suonato nella lontana Australia, il Governatore della Banca Centrale ha deciso un taglio dei tassi nel tentativo di rinvigorire un’economia asfittica .

Insomma pare proprio esserci una sostanziale divergenza fra gli indici di Borsa ed i segnali che arrivano dall’economia nel pianeta, quindi non bisogna lasciarsi prendere da facili entusiasmi.

Dow Jones (+1,76%) cerca il rimbalzo Caterpillar (+3,81%) seguito dai due petroliferi, Chevron (+3,27%) ed Exxon (+2,98%)

Nessun titolo ha terminato la giornata con un ribasso.

S&P500 (+1,44%) rimbalza decisamente Freeport McMoran (+8,77%), ma il titolo del giorno è Costco Wholesale (+5,31%) che frantuma il proprio record storico stabilito proprio ieri. Quindi terzo rialzo di fila per Halliburton (+4,36%)

Decisamente in controtendenza National Oilwell (-4,10%), in rosso anche il farmaceutico Eli Lilly (-1,12%), quindi Bristol Myers Squibb (-0,61%).

Nasdaq (+1,09%) un altro balzo a doppia cifra di Vimpelcom (+13,63%), vola anche Staples (+10,91%) vista la probabile fusione con Office Depot, ed arriva il rimbalzo anche per Tripadvisor (+4,59%).

Giornata negativa per il comparto biotech, Vertex Pharma (-2,21%), Regeneron Pharma (-0,94%) e Illumina (-0,90%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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