Wall Street: cosa sta accadendo e cosa accadrà

Da Pukos

E siamo a tre, in tre delle ultime nove sedute a Wall Street l’indice Dow Jones ha perso circa un punto e mezzo percentuale, per la precisione il 25 settembre l’1,54% l’1 ottobre l’1,40% ed oggi l’1,60%.

Questi sono messaggi da cogliere.

Nelle dodici sedute susseguenti al venerdì delle tre streghe (venerdì 19 settembre) il bilancio è di nove ribassi e tre rialzi complessivamente un calo del 3,24%.

Al momento niente di drammatico, se ci limitiamo al solo anno in corso, infatti, fra la fine di luglio e la prima settimana di agosto le cose erano andate ancor peggio (-3,94%), per non parlare della “gelata” nella seconda metà del mese di gennaio (-5,76%), però … quanto accaduto nelle ultime sedute a Wall Street è un segnale che non si può, né si deve sottovalutare.

Sia l’indice Dow Jones che lo S&P500 si sono pericolosamente avvicinati alla MEDIA DELLE QUOTAZIONI DEGLI ULTIMI DODICI MESI, quello che personalmente ritengo il più importante indicatore da monitorare nelle scelte di investimento a medio/lungo termine.

Vedete, da statistico, vi dico che è inutile andare a calcolare ed inventarsi indici astrusi e complicati, la statistica è una scienza semplice che si basa su due indicatori semplici e comprensibili a tutti: la media e la varianza.

Guardate solo a loro.

Ma concentriamo l’attenzione ora soltanto sull’indice di riferimento della Borsa americana, lo S&P500.

Durante la crisi (ricordiamo per inciso che stiamo parlando degli Stati Uniti, quindi lì la crisi è durata molto meno), le quotazioni dello S&P500 sono rimaste sotto la media degli ultimi dodici mesi ininterrottamente all’incirca per un anno, dal maggio 2008 al maggio 2009.

Con la ripresa di Wall Street è seguito un periodo, durato all’incirca tre anni e mezzo, in cui l’indice di Borsa ha recuperato gran parte delle perdite, ma in una situazione che potremmo definire “normale”, nella quale quindi a periodi molto più lunghi in cui le quotazioni risultavano superiori alla media degli ultimi dodici mesi si alternavano periodi più brevi in cui l’indice andava sotto tale media.

Dal 19 novembre 2012, però, iniziava un periodo assolutamente anomalo, per la durata, da quel giorno, infatti, e fino ad oggi, lo S&P500 non è mai più sceso sotto la sua media degli ultimi dodici mesi.

Fra poco saranno due anni, e, per un evento simile, non è solo una rarità, ma una anomalia che non deve lasciarci tranquilli.

Perché?

Perché ci sono stati gli anni d’oro di Clinton, dal 1995 al 1999, ma poi, improvvisamente (ben prima delle Torri gemelle che furono una conseguenza e non una causa) ci accorgemmo di essere all’interno di una bolla speculativa.

Poi ci furono gli anni d’oro di Bush, dal 2003 al 2007, ed anche qui ci accorgemmo dopo che ci trovavamo all’interno di un’altra bolla speculativa.

Ed ora ecco gli anni d’oro di Obama, dal 2010 ad oggi, ed allora … non vorrei … che fra un po’ … ci accorgessimo …

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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