Seduta piatta a New York
Salgono JPM, Microsoft e Verizon, in calo Pfizer, Ge e Boeing. Sul Nasdaq vola ancora Tesla Motors, bene anche Google e Facebook.
Era molto attesa questa seduta a Wall Street, dopo il venerdì delle tre streghe poteva accadere di tutto … e non è accaduto nulla.
I tre principali indici della Borsa americana praticamente non si sono mossi, ma come spesso si dice in presenza di sedute simili, forse il mercato si è fermato a riflettere prima di prendere una decisione, insomma prima di imboccare una strada.
Continuerà la salita o è arrivato anche il momento della discesa?
Forse il mercato, prima di rispondere a questa domanda vuol sapere il dato sul Pil che verrà reso noto mercoledì prossimo, in questo caso dovremmo attenderci anche per domani una seduta poco mossa.
Comunque oggi i dati macro sono stati incoraggianti, si partiva con il PMI manifatturiero che anziché diminuire a 56,1 punti aumentava a 57,5 punti il valore più elevato degli ultimi 4 anni.
Si proseguiva con le vendite delle case esistenti che a maggio hanno visto un’impennata (+4,9%) un dato superiore alle previsioni.
Gli indici però non se ne sono avvantaggiati e stancamente sono arrivati fino al fixing.
Poche novità anche sul fronte valutario, il dollaro si è leggermente deprezzato tornando sopra quota 1,36 rispetto all’euro, ma sostanzialmente non è cambiato nulla, insomma, sembra proprio una giornata del tutto interlocutoria.
Dow Jones (-0,06%) svetta JP Morgan (+1,11%), a seguire Microsoft (+0,74%), quindi Verizon (+0,69%).
Sul fondo Pfizer (-1,11%), in calo anche General Electric (-1,08%) e Boeing (-0,95%).
S&P500 (-0,01%) torna sui livelli dello scorso gennaio Freeport McMoran (+3,38%), salgono anche Google Inc Class C (+1,54%) e Citigroup (+1,52%).
Male il comparto biotech con Biogen (-1,92%) e Amgen (-1,52%), prese di profitto per Exelon Corp. (-1,31%).
Nasdaq (+0,01) ancora una volta in vetta ai rialzi Tesla Motors (+3,32%), in recupero Vertex Pharma (+2,54%) e Dish Network (+1,96%).
Prese di beneficio su Illumina (-2,49%), così come per Alexion Pharma (-2,30%) e Micron Technology (-1,85%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro