Wall Street limita i danni

Da Pukos

Il rialzo dei tassi terrorizza le Borse Usa

Boeing, Walt Disney e Nike i migliori. Sul fondo Wal-Mart, P&G e Microsoft. Sul Nasdaq sale ancora Vertex Pharma e crolla Bed Bath & Beyond.

Da come era partita occorre essere felici per la conclusione di questa seduta condizionata da una dichiarazione del Presidente della Fed di St.Louis James Bullard, che si è detto convinto che la Fed alzerà i tassi entro il primo trimestre del prossimo anno, insomma al massimo fra nove mesi.

Ora, dato che pochi giorni fa la Yellen ha detto esattamente il contrario (o meglio che “la politica dei tassi accomodanti durerà ancora a lungo”), il mercato si è un po’ spaventato e come è suonata la campanella a Wall Street si sono viste solo vendite.

Il crollo è durato, però, solo venti minuti, poi un unico ed ininterrotto recupero ha fatto terminare il DJ e lo S&P500 ed il Nasdaq con un frazionale segno meno.

Insomma se una persona avesse visto solo le performances avrebbe potuto pensare ad una seduta monotona, dato che, ad esempio, nessun titolo dell’indice Dow Jones ha avuto una variazione, positiva o negativa, superiore al punto percentuale, invece la volatilità non è mancata.

Ma torniamo un attimo su questa storia dei tassi. Ebbene, a zero, all’infinito, senza creare danni, non possono starci, prima o poi quindi la Fed comincerà ad alzarli, certamente lo farà con tutte le precauzioni del caso, ma lo farà.

Il dato reso noto ieri e riguardante il Pil, in effetti, sembra spingere quella decisione un po’ più in là nel tempo, ma comunque il primo trimestre 2015 sembra un tempo congruo.

I tassi sono a zero da diversi anni, e nessuno aveva previsto che restassero a questi livelli così a lungo, quindi l’uscita di Bullard sembra quasi un sasso lanciato nello stagno per vedere “l’effetto che fa”.

Non dimentichiamo poi che oggi, come ogni giovedì, sono state rese note le prime richieste di sussidi alla disoccupazione risultate in ribasso ma comunque leggermente superiori alle previsioni degli economisti.

Deludente anche il dato relativo alle spese per consumi aumentate solo dello 0,2% rispetto an un consenso decisamente superiore (+0,4%).

Dow Jones (-0,13%) un rimbalzino per Boeing (+0,76%), a seguire Walt Disney (+0,66%) e Nike (+0,51%).

Sul fondo Wal-Mart (-0,94%), Procter & Gamble (-0,88%), quindi Microsoft (-0,74%).

S&P500 (-0,12%) molto bene Abbvie (+2,75%) che ritocca il proprio record storico anche se, occorre ricordarlo, il titolo è quotato solamente dall’inizio dello scorso anno. Record storico, ma questo vale molto di più, per Schlumberger (+1,99%) e bene anche Mondelez (+1,40%).

Nasdaq (-0,02%) torna a crescere nuovamente Vertex Pharma (+3,68%), recupera qualcosa Vodafone (+2,56%) e cerca di ripartire Wynn Resorts (+2,18%).

Crolla Bed Bath & Beyond (-7,22%) dopo un profit warning, ma questo 2014 si sta rivelando disastroso anche per Tractor Supply (-2,28%) e Discovery Communications (-2,24%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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