Wall Street, per ora sta alla finestra

Da Pukos

Dopo il dato sul Pil statunitense

Vola Twitter dopo la trimestrale. Molto bene Nike, Walt Disney e Home Depot, in calo Coca Cola, Pfizer e Unitedhealth. Salgono ancora i Biotech.

Il grande giorno è arrivato ed il dato è stato esaltante: Pil Usa II Trim. +4,00%. Se a questo aggiungiamo che è stato rivisto al rialzo pure quello del I Trim. (da -2,9% a -2,1%) il successo è completo.

Insomma, ieri veniamo a sapere che l’indice di fiducia dei consumatori americani è tornato ai massimi dal 2007 (anno di inizio della crisi), oggi scopriamo che nel secondo trimestre il Pil degli Stati Uniti è aumentato (su base annua ovviamente) del 4% e le spese per consumi del 2,5% quindi più del doppio rispetto al primo trimestre (+1,2%), cosa vogliamo di più?

Ebbene ieri avevo previsto che avremmo potuto avere un ottimo risultato per quanto riguarda la crescita del Pil, ma che avremmo comunque assistito a prese di profitto.

Ed allora, qualche vendita sull’indice Dow Jones si è vista, è rimasto invariato lo S&P500, mentre Twitter ed il solito comparto biotecnologico hanno fatto salire ancora il Nasdaq.

A proposito di Twitter si è parlato molto di questa performance stellare (+20%) arrivata dopo l’annuncio di una trimestrale coi fiocchi, ma occorre anche rilevare che dalla quotazione (novembre scorso) il titolo non aveva certo fatto faville, dopo un iniziale boom, infatti, le quotazioni erano scese parecchio toccando i minimi a 30,5 dollari soltanto un paio di mesi fa, oggi, quindi, ha solo recuperato parte di questo calo tornando sui valori dell’IPO, ma ancora ben lontano dal massimo assoluto fatto segnare a Santo Stefano (73,31 dollari!).

Comunque, sostanzialmente, le vendite, da me previste, si sono avute più sui mercati europei che non su quelli americani, perché? La “colpa” è sempre della Fed che ha annunciato, come scontato, che dal primo agosto procederà alla riduzione di acquisti per altri 10 miliardi di dollari (e quindi siamo arrivati a 25), ma ha aggiunto che, viste le persistenti debolezze per quanto riguarda il mercato del lavoro, manterrà stimoli monetari anche nei mesi a venire. Insomma non farà mancare gli “aiutini” (e figuriamoci se Mamma Fed toglie il suo apporto).

Non ha comunque potuto non aggiungere che, per quanto riguarda l’inflazione, la probabilità che rimanga a lungo sotto il 2%, si è affievolita.

Dow Jones (-0,19%) vicinissimo a nuovi massimi storici Nike (+1,93%) è risultato il miglior titolo nell’odierna seduta, a seguire Walt Disney (+1,17%) fermatosi ad un solo cent (sarà quello di Zio Paperone?) dal proprio massimo storico. Quindi Home Depot (+0,96%).

Continua a scendere Coca Cola (-1,81%) così come Pfizer (-1,58%) e Unitedhealth (-1,57%).

S&P500 (+0,01%) oggi giornata decisamente favorevole al comparto bancario, svetta Morgan Stanley (+2,11%), a seguire Bank of America (+1,56%), quindi Bank of New York Mellon (+1,53%).

Maglia nera a Mondelez (-2,74%), in ribasso anche National-Oilwell (-2,01%) e Dow Chemical (-1,81%).

Nasdaq (+0,45%) vola C.H. Robinson (+6,40%) avvicinandosi a quota 70 dollari, a seguire ancora il comparto biotech, Regeneron Pharma (+5,80%) ed Amgen (+5,43%).

Crolla Garmin (-5,51%), ma subisce prese di profitto anche Vertex Pharma (-3,71%) ed infine giù Verisk Analytics (-2,25%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro   


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