Wall Street: seduta natalizia

Da Pukos

Indici poco variati

Ancora un rialzo per Boeing e massimo storico di Visa. In calo di nuovo Exxon. Sul Nasdaq rimbalzo del comparto biotech e calo di Amazon.

Guardando al bilancio  finale sembra proprio che la seduta odierna sia stata quasi insignificante, il Nasdaq ha avuto un guadagno frazionale mentre il DJ e lo S&P500 hanno terminato praticamente sulla parità, ma l’andamento della giornata e soprattutto gli ultimi trenta minuti di contrattazione hanno detto qualcosa che potrebbe risultare importante in chiave futura.

In pratica nei trenta minuti finali si sono essenzialmente azzerati tutti i guadagni maturati durante la seduta, nulla di clamoroso sia ben chiaro, si trattava di qualche decimo di punto percentuale, ma, come detto, potrebbe essere un’indicazione.

Vista la festività del Natale il dato sulle richieste di sussidi alla disoccupazione è stato anticipato ad oggi, le nuove richieste sono diminuite (280.000 unità) anziché aumentare (290.000 unità) come nelle previsioni.

Forse questo ha contribuito a far affluire gli acquisti iniziali, ma a cosa è dovuta l’inversione finale? Forse per avere una risposta occorre dare uno sguardo al mercato valutario.

L’indebolimento del dollaro, tornato in area 1,222 al termine della mattinata in Europa, aveva già raggiunto il suo apice prima che venisse comunicato il dato macro relativo al mercato del lavoro, ed ancor prima della campanella di inizio delle contrattazioni a New York il cambio Eur/Usd era tornato sotto quota 1,22. Insomma anche il grafico odierno del cross più importante al mondo oggi ha avuto un andamento ad U rovesciata.

Stiamo quindi a vedere come si concluderà quest’anno a Wall Street, non mancano molte sedute, ma potrebbero riservare diverse sorprese, nonostante i volumi ridotti.

Dow Jones (+0,03%) nessun titolo ha avuto una variazione, in un senso o nell’altro, superiore al punto percentuale, in vetta ai guadagni odierni troviamo Boeing (+0,98%) giunto all’ottava seduta rialzista di fila, a seguire Visa (+0,81%) all’ennesimo record storico e Merck (+0,45%) che rimbalza dopo un brutto inizio di ottava.

Torna a scendere Exxon (-0,84%) mentre si può parlare di prese di profitto per quanto riguarda Microsoft (-0,64%) ed E.I. Du Pont (-0,51%).

S&P500 (-0,01%) svetta Abbvie (+2,98%) che precede due titoli del comparto biotech, Gilead Sciences (+2,06%) ed Amgen (+2,00%)

In calo in particolare i titoli legati al comparto energetico, maglia nera a Devon Energy (-2,10%), scendono anche Apache Corp (-2,09%) ed Anadarko Petroleum (-1,34%).

Nasdaq (+0,17%) abbiamo assistito ad un parziale recupero, dopo la debacle della vigilia, del settore biotecnologico, in vetta ai guadagni Celgene (+3,28%), bene anche Alexion Pharma (+1,73%) e Netflix (+1,69%)

Dopo cinque sedute rialziste nuovo crollo di Vimpelcom (-6,00%), male anche Amazon (-1,06%) e Baidu (-0,94%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  


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