Tutti pronti per stasera, o quasi
Stamattina mi sono svegliato presto, troppo presto per essere Sabato. Una veloce guardata ai giornali, twitter, facebook e google+ (proprio veloce quest'ultima...) non posso dire che non si parli d'altro, Melbourne vive e respira AFL, il rugby è in secondo piano, purtroppo.La prima pagina delle sezione sport del The Age - foto 22metri
Ma ciò non toglie che sono certo quando andrò in città tra poco vedrò molte maglie rosse, indossate con orgoglio da chi, come me, ha fatto di questa terra la propria casa, ma non scorda le proprie origini.Gli spunti di conversazione sono molteplici, ovviamente l'esclusione di BOD ha lasciato di stucco gli irobritannici, soprattutto quelli con il sangue verde smeraldo. La scelta ha così scioccato i tifosi ed i commentatori che è passato quasi in secondo piano il fatto che i Lions non avranno una pedina fondamentale, ancor più di BOD, in Sam Warburton.
Dal campo verdeoro, tiene ancora banco l'euforia per il ritorno del salvatore della patria George Smith, notizia che ha messo da parte le discussioni su JOC numero 10.
Oggi i giornali provano a fare un po' più di analisi: Georgina Robinson fa il punto su Falau e sul suo fiorire con la maglia dei wallabies, dopo le prestazioni altalenanti con i Waratahs. Quando l'ho visto giocare a Melbourne in Superugby, estremo, non mi ha impressionato, ma come ala e decisamente più efficace, ed il suo duello con North, scenetta dello zainetto a parte, sarà ricordato oltre questa serie.
Paul Cully invece si schiera dalla parte di Deans (eresia!) e racconta un po' dell'allenatore dietro le quinte in questa serie decisiva per il suo futuro. Molti non sopportano Deans e molte voci ne chiedono da tempo l'esonero; forse la più insistente delle quali proviene dai cinguettii di David Campese.
Un dato statistico: le ultime due serie ('89 e '01) si sono concluse alla bella e sono state entrambe vinte dalla squadra che aveva perso la prima partita.... in Australia non sanno cosa sia la superstizione.