Wangel Brau: nei migliori squat di provincia
Nome: Wangel Brau
Costo:
Dove: LD
Giudizio: 3/5
Si può recensire una birra nel momento in cui ci si è svegliati in una camera piena di esalazioni notturne della stessa, e con indosso una maglietta che ne porta ancora le tracce?
Ma facendo un passo indietro: si può recensire una birra che, nel momento in cui ho detto: “aspé che faccio una foto così la recensisco”, ha generato nelle persone accanto a me, la buffa idea di fare una torre di lattine appoggiate sul dorso di una mano? Che poi non era proprio il dorso, ma – per essere precisi – quello spazio tra pollice e indice dove si mette il sale per la tequila-sale-limone.
Dalla regia mi dicono di sì, sì quindi, recensiamo la Wangel Brau dell’LD.
Il contesto
Compleanno di quella realtà meravigliosa che è lo squat del mio cuore. Quattro anni di vita, che però secondo me vanno calcolati come l’età dei gatti e quindi 32 e cioè siamo quasi coetanei. E quindi auguro sette lunghissime vite all’amico Telos.
Ma rimaniamo ai quattro anni umanoidi. Grazie a quei filonazisti di Amazon, scopriamo che a 4 anni un bambino può giocare con una motosega giocattolo che si chiama Handy Manny Spacco Tutto.O, perché no, una sega circolare con gli occhietti dolci. Ma anche finti-smartphone e più o meno finte macchine fotografiche, che farebbero foto migliore di queste…
Il sunto è che a quattro anni, in teoria, non si dovrebbe più giocare ad impilare blocchi uno sopra l’altro e soprattutto, bisognerebbe sapere che se metti, chessò, un cubo sopra la punta di una piramide, il cubo cadrà. Ma che vi devo dire… ogni tanto a me, e alle persone che ho attorno, prende la scemenza. Sia, forse, colpa della Wangel Brau?
Birra (nella rarissima lattina in via d’estinzione da 33cl) che viene venduta quando la Oranjeboom è finita oppure se, raccogliendo i centesimi che cadono per terra, non si riesce ad arrivare all’euro e cinquanta della Oranjeboom.
Che birra è la Wangel Brau ordunque?
Probably The World’s Worst Beer
But Drinkin’ It Youll Have No Fear
If You Gotta Play And Can’t Buy Drinks
Buy Wangel Bräu That Tastes Like Piss
Puking And Thrashing The Stage
The Green Metal Beer That I Bought
Sucks But I Need It To Play
Close Your Eyes And Drink!
Wangel Bräu!!!
Ten O’ Clock The Morning After
Get On Your Feet Looking For Water
Promise Yourself You’ll Drink No More
You’ve Lost Your Brain On A Foreign Shore
When Comes The Day Of A New Show
Green Demon Is Ready To Flow
Forget Of That Promise You Made
Close Your Eyes And Drink
Wangel Bräu!!!
Una birra per cui si scrivono canzoni, dunque. Prodotta dalla Castello di Udine e giudicata con dovizia di pippe da pseudo-degustatori di stooocaaazzo qui, per gli anglofoni. Per gli altri invece rimane la prima strofa della canzone di cui sopra.
Probably The World’s Worst Beer / But Drinkin’ It Youll Have No Fear / If You Gotta Play And Can’t Buy Drinks / Buy Wangel Bräu That Tastes Like Piss
Forse la peggiore birra del mondo, ma se la berrai non avrai paura. Se devi suonare e non puoi comprare da bere, acquista Wangel Brau che sa di piscio.
Riflettiamo sull’espressione “Non avrai paura” e tralasciamo il fatto che sappia di piscio di Terminator – se poi è vero che le macchine piscino – perché mi è capitato in passato di impugnare una lattina di birra in mano e dire “questo è coraggio in lattina” ad un’amica astemia. Amica con cui sono andata a mangiare una pizza al kebabbaro che, in passato, ha acquistato un timone da un amico che – non so perché – vagava nella notte con un timone sottobraccio, con parecchie Wangel Brau in corpo, ovviamente. E quindi?Il senso di tutto ruota attorno al concetto di SCELTA. Che tu voglia vendere un timone, suonare con il tuo gruppo, impilare lattine piene sul dorso della mano o semplicemente bere perché c’hai sete, quando compri e bevi della Wangel Brau, fallo con la consapevolezza che bere birraccia economica comporta.
BIO Valeria Disagio
Valeria è nata a Varese nel 1982. Esordisce nel 2005 con il romanzo Casseur e partecipa a diverse raccolte di racconti. Vive nei boschi. Ha tre gatti. Attualmente disoccupata. È fondatrice e curatrice del blog “Discount or Die”. Cura una fanzine www.nihilismi.wordpress.com Collabora con un cineclub www.domenicauncut.wordpress.com
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