War, the Game – La guerra a portata di click

Da Videogiochi @ZGiochi
di Matteo "The_Unk" Lusso

Negli anni i videogiochi strategici in tempo reale, noti anche come RTS, hanno raggiunto una grande complessità e realismo, dando maggiore enfasi alle singole battaglie che alla guerra su scala globale. Tuttavia Obbe Vermeij, veterano del settore videoludico, già noto per aver lavorato alla famosa saga di Grand Theft Auto, dopo aver fondato uno studio indie tutto suo ci ha deliziati con War, the Game un RTS fantapolitico che strizza l’occhio, per stile grafico, a DEFCON – che a sua volta prende spunto da un classico del cinema, Wargames, Giochi di guerra – e fa della semplicità ed immediatezza del gameplay il suo cavallo di battaglia, e che ora, dopo essere già stato rilasciato sulla piattaforma Desura, arriva in una veste tutta nuova su Steam.

È iniziata la terza guerra mondiale

A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, War, the Game non presenta la classica suddivisione tra modalità storia e scenario da impostare liberamente, bensì offre 19 diverse operazioni, più 3 che funzionano da tutorial e altre 3 facoltative, in cui ci verranno affidati obbiettivi diversi, che ricalcano sia avvenimenti storici realmente avvenuti come la difesa delle Isole Falkland dall’invasione argentina o altri decisamente più fantapolitici come un ipotetica guerra in tempi moderni tra Francia e Germania in cui ci viene anche data la possibilità di scegliere per quale nazione combattere. Una volta raggiunto l’obiettivo finale lo scenario si concluderà per lasciare posto alla schermata del punteggio in cui verrà giudicato il nostro operato come stratega: alla fine di ogni operazione otterremo da una a tre stelle a seconda del tempo impiegato, risorse utilizzate e se abbiamo completato o meno l’obiettivo secondario. Infatti, nonostante non sia presente una vera e propria modalità storia, ogni operazione completata ne sbloccherà altre che presenteranno temi differenti che variano dalla guerra al terrorismo fino alle più classiche battaglie tra nazioni o per il controllo di un territorio sia in attacco che in difesa, garantendo quindi un’ottima differenziazione tra le varie operazioni che, seppur basate su un sistema di gioco piuttosto semplice, non risulteranno mai ripetitive e necessiteranno di essere rigiocate più volte e con attenzione per ottenere il punteggio migliore, aumentando così la longevità, anche grazie al continuo supporto dello sviluppatore che sta continuando a rilasciare gratuitamente nuove operazioni giocabili e un apposito editor per poter creare i propri scenari, dimostrando un encomiabile supporto al gioco.

Le operazioni facoltative sono una buona aggiunta in quanto rappresentano il surrogato della modalità scenario solitamente presente negli RTS. Al momento della stesura di questo articolo son presenti 3 operazioni facoltative. La prima ci dà il controllo di un’unica città che possiamo scegliere liberamente, la seconda invece ci mette al comando di una zona casuale della mappa da dove espanderci, mentre la terza ricalca la posizione attuale dei vari stati del mondo e ci permette di scegliere liberamente quale Paese comandare e, come per le altre due, l’obiettivo finale sarà di conquistare almeno il 55% del mondo. A ciò si aggiunge anche una modalità multiplayer che, allo stesso modo di quelle facoltative, presenta delle operazioni già predefinite che variano dal 1 vs 1 a 16 giocatori tutti contro tutti.

A differenza dei soliti RTS, in War,the Game la complessità nel controllare e muovere le truppe, i bonus e malus nei combattimenti tra un tipo di unità e un’altra, la necessità di ottenere risorse specifiche sono assenti. Per controllare le truppe, anche se in gran numero, sarà sufficiente utilizzare il mouse, infatti se si tiene premuto il tasto sinistro del mouse si possono selezionare le unità che vogliamo semplicemente passando sopra di loro con il cursore, mentre se teniamo premuto il tasto sinistro del mouse selezioneremo tutte le unità di un certo tipo che si trovano nella vicinanze e ripetendo lo stesso procedimento possiamo anche selezionare tutte le le nostre unità presenti in zona. Gli spostamenti sono altrettanto semplici visto che basterà cliccare col tasto destro dove vogliamo per far spostare le unità selezionate alla stessa velocità, oppure con una pressione prolungata si possono spostare le unità alla loro velocità massima o ingaggiare i nemici. La particolarità di War, the Game risiede soprattutto in un sistema di combattimento semplificato, infatti nessuna unità è più efficace rispetto ad un’altra, ma avranno tutte la stessa forza: fanteria, carri armati, caccia, bombardieri, portaerei, navi da trasporto e da guerra differiscono solamente per particolari abilità: la fanteria è rapida e una volta che viene posta all’interno di una città conquistata la sua forza raddoppia ed è l’unica unità di terra che può essere trasportata via nave, i carri armati invece sono più lenti e non godono di nessun bonus quando sono situati all’interno di una città, ma hanno a disposizione la corazza che ne aumenta la difesa. Le unità navali devono lavorare assieme poiché le navi d’assalto possono attaccare altre navi – purtroppo non è possibile attaccare unità di terra situate sulla costa e viceversa -, le portaerei espandono l’area di azione delle unità aeree, e infine le navi da trasposto permettono di trasportare la fanteria. Invece le unità aeree hanno a disposizione una grande rapidità, ma il loro raggio d’azione è limitato dalla posizione degli aeroporti. Tutto ciò rende War, the Game uno strategico in tempo reale basato maggiormente su di un’ottica guerrafondaia su scala globale rispetto alla singola battaglia tra le unità, infatti non sono presenti risorse particolari per costruire nuove unità, ma tutto si basa sul denaro prodotto dalla città che controlliamo. Le stesse città in cui è possibile costruire nuove unità, ma non tutte, visto che alcune in alcune città saranno presenti solo i cantieri navali, in altre l’aeroporto e l’hangar, mentre nelle più grandi, solitamente le capitali, è possibile produrre qualsiasi unità. Tutto ciò viene anche spiegato da degli ottimi tutorial, che dopo il primo impatto col gioco, aiutano a comprendere velocemente comandi e meccaniche. L’IA dal canto suo si comporta in maniera aggressiva, ma eviterà di attaccare città ben difese risultando quindi debitamente intelligente e l’attacco indiscriminato a chiunque abbiamo davanti porterà alla nostra distruzione se non sfrutteremo a nostro favore le lotte fra le altre nazioni per poterci espandere attraverso la conquista di nuove città. Inoltre è anche possibile costruire armi nucleari in grado di distruggere e danneggiare gravemente le unità, specie se situate in gran numero a difesa di una città e a cui anche l’IA farà ricorso ogni volta che potrà, costringendo il giocatore a non concentrare mai tutte le unità in un solo punto, ma a disporle in maniera intelligente attorno alle città dato il raggio abbastanza limitato delle armi atomiche. Il gameplay risulta quindi semplificato sotto molti aspetti, ma mantiene una grande profondità nonostante qualche piccola scelta di design potrebbe far storcere il naso, soprattutto per l’impossibilità di poter far ritirare le proprie truppe di terra, anche a costo di perdite, una volta ingaggiata la battaglia, l’impossibilità di attaccare le truppe situate sulla costa con le unità navali e viceversa, e infine il fatto che la conformazione del territorio – come la presenza di montagne – non influenzi la velocità delle unità, ma si tratta prevalentemente di scelte volute dallo sviluppatore e non di problemi o difetti tecnici del gioco stesso.

La genuina semplicità nel gameplay viene riflessa anche dall’aspetto grafico. War, the Game si rifa al classico del cinema Wargames con unità stilizzate e un mondo di gioco dai colori con alti contrasti che si sposa perfettamente col contesto, che non si presenta come una semplice mappa, ma come un vero e proprio mappamondo in 3D aggiunto per la versione Steam del titolo. Le musiche si rivelano quasi sempre adatte anche se le varie tracce potrebbero non piacere a causa di sonorità non proprio incalzanti nelle fasi di combattimento.


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