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Warriors, adesso si può sognare! Ulster cade 27-9 allo Scotstoun

Creato il 18 aprile 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Scotstoun Stadium (Glasgow) – I Glasgow Warriors conquistano una vittoria di capitale importanza nella corsa per la semifinale casalinga, battendo Ulster con un secondo tempo quasi perfetto e, soprattutto, mostrando che il processo per diventare una grande del rugby europeo è davvero molto vicino alla conclusione.
La vittoria di stasera proietta i Warriors ad un solo punto da Ulster, ancora secondo, in attesa del match di Munster (impegnato domani a Galway contro Connacht).
Per sapere se ‘fu vera gloria’ bisognerà attendere la fine della stagione, ma con una gara da recuperare (sabato prossimo contro Edinburgh) e il ‘dittico’ italiano in chiusura, gli scozzesi stasera sono davvero più vicini alla prima, storica semifinale casalinga in Celtic League.

Lo scontro tra la miglior difesa del torneo (solo 17 mete concesse) e uno dei migliori attacchi (43 mete marcate dai nordirlandesi, solo Leinster e gli Ospreys hanno fatto meglio) entra subito nel vivo, nonostante la tensione che aleggia, densissima, sullo Scotstoun. Paddy Jackson manda a lato la prima punizione del match, da più di quaranta metri ma da posizione centralissima, poco dopo che Maitland aveva seminato il panico con un’incursione vanificata dal mancato sostegno dei compagni.
Sono i Warriors a passare per primi, grazie al piede di Russell che, da sotto ai pali, premia un’avanzata prepotente del pack scozzese arrivato ben addentro ai 22m avversari.

La gara si addormenta per qualche minuto, ma attorno al ventesimo ci pensa Tommy Bowe a suonare la carica per i suoi, guidando Ulster – che sfrutta abilmente le doti di ball carrier dell’ex Aironi Nick Williams – fin quasi oltre la linea di meta. La difesa dei Warriors tiene, ma deve commettere un’irregolarità che consente a Jackson di portare i nordirlandesi in parità.
Ulster continua a spingere, ancora con Bowe che stasera sembra davvero ispirato, e poco dopo passa a condurre, grazie al secondo piazzato della sua apertura.

I Warriors, adesso, avrebbero bisogno di schiarirsi le idee ma Ulster, ormai, si è accampato nella metà campo scozzese e la difesa dei Glaswegians, messa a dura prova, deve ricorrere ancora all’indisciplina. L’ennesimo fuorigioco costa caro a Ryan Wilson, perchè il numero 8 dei Warriors si prende un giallo (forse un pò troppo fiscale) e Jackson allunga il vantaggio dalla piazzola sul 3-9.

Alla mezz’ora, il direttore di gara è ancora protagonista. Lacey, infatti,mvede un’irregolarità di Lutton (pilone di Ulster) e chiede l’intervento del TMO; tra la sorpresa di tutti, assegna invece una punizione ai nordirlandesi per un tenuto scozzese. Jackson si consulta con capitan Muller e sceglie di piazzare, ma il suo calcio si spegne contro il palo.

La scossa per i Warriors arriva con l’inferiorità numerica, perchè nonostante qualche difficoltà in fase d’impostazione, riescono almeno ad allontanare Ulster dai propri 22m. Poi, dal nulla, Mark Bennett, centro scozzese, trova scoperta la difesa nordirlandese e si fa quasi cinquanta metri di corsa, arrivando quasi in meta. Ulster recupera affannosamente e Trimble è costretto a regalare una mischia ai 5m.
Ulster si salva ancora, ma i Warriors adesso ci credono e, dopo numerose fasi, è Sean Maitland – servito da un perfetto offload di Russell – a trovare il varco giusto, andando a schiacciare proprio sotto ai pali. Russell trasforma e i padroni di casa vanno, quasi inaspettatamente, a riposo in vantaggio.

Nella ripresa, i Warriors prolungano l’inerzia con cui sono andati a riposo e, alle prime due punizioni concesse da Ulster, mandano Russell dal tee a punire la prima, mentre scelgono la touche nella seconda.
Entrambe le scelte si riveleranno perfette.
Perchè se Russell trova i pali dalla piazzola, Tommy Seymour (dopo che Ulster aveva concesso un’altra punizione) finalizza la maul nata dalla touche andando in meta nell’angolo sinistro d’attacco. Russell è ancora splendido con la trasformazione e i Warriors scappano sul 20-9.

Ulster impiega più di un quarto d’ora ad entrare in partita, ma il gioco brillante del primo tempo adesso lascia spazio, molto spesso, alla giocata individuale. È proprio un’incursione di Trimble a portare gli Ulstermen ad un metro dalla linea di meta, ma l’intervento decisivo di Seymour in recupero ferma l’ala irlandese, consentendo alla difesa scozzese di liberare.

L’ultimo quarto di gara si apre con una mischia vinta da Ulster nei 22m scozzesi; il pack nordirlandese conquista un’ottima punizione (Lacey vede un fallo di Ryan Grant) e Jackson va in touche. Herring, per onestà, è tutt’altro che perfetto con il lancio, ma Lacey lascia giocare e la maul di Ulster arriva oltre la linea di meta.
Il direttore di gara si affida al TMO che, dopo qualche minuto, annulla la marcatura perchè l’ovale è tenuto alto. Si torna, quindi, sul vantaggio per entrata laterale dei Warriors, e Ulster va di nuovo in touche. La difesa scozzese, stavolta, legge alla perfezione le intenzioni degli avversari e, dopo aver riconquistato il possesso, ricaccia indietro gli Ulstermen con un calcio di Murchie.

Al 66′ lo spunto di Mark Bennett, decisamente uno dei migliori dei suoi, va in meta per la terza volta, punendo l’ennesima indecisione difensiva mostrata da Ulster nella ripresa. Lacey chiede ancora l’intervento del TMO – per un presunto in avanti – ma le immagini televisive confermano che il centro dei Warriors ha schiacciato l’ovale, prima che questo gli scappasse di mano. Meta convalidata e Russell ad aggiungere altri due punti per il massimo vantaggio, 27-9, che chiude virtualmente il contest.

Ma non spegne l’interesse della gara, perchè adesso i Warriors sono ad una sola marcatura dal punto di bonus offensivo e, mentre il TMO si prendeva il tempo necessario per decidere sulla marcatura, Townsend ha inserito Niko Matawalu (all’ala per Seymour). È invece ancora Maitland (nell’ultima azione prima di uscire) a rendersi pericoloso con una fuga sulla destra, arginata a fatica dagli avversari.

Il match non regala più emozioni e i Warriors, che possono avere il rimpianto di aver mancato la quarta meta, chiudono comunque lasciando a secco gli avversari diretti e lanciando un messaggio ai concorrenti. Chi vorrà vincere il titolo, dovrà fare i conti con loro.

Glasgow Warriors 27
Ulster Rugby 9

Score: 8′ Russell cp (3-0), 20′ Jackson cp (3-3), 24′ Jackson cp (3-6), 28′ Jackson cp (3-9), 39′ Maitland m Russell tr (10-9); 42′ Russell cp (13-9), 48′ Seymour m Russell tr (20-9), 66′ Bennett m Russell tr (27-9).

Glasgow Warriors: 15. Peter Murchie 14. Sean Maitland 13. Mark Bennett 12. Peter Horne 11. Tommy Seymour 10. Finn Russell 9. Chris Cusiter (C) 1. Gordon Reid 2. Dougie Hall 3. Jon Welsh 4. Tim Swinson 5. Jonny Gray 6. Josh Strauss 7. Chris Fusaro 8. Ryan Wilson.
Panchina: 16. Pat MacArthur 17. Ryan Grant 18. Geoff Cross 19. Leone Nakarawa 20. Rob Harley 21. Niko Matawalu 22. Ruaridh Jackson 23. Richie Vernon

Ulster: 15 Ricky Andrew 14 Tommy Bowe 13 Darren Cave 12 Luke Marshall 11 Andrew Trimble 10 Paddy Jackson 9 Paul Marshall 1 Tom Court 2 Rob Herring 3 Ricky Lutton 4 Johann Muller (C) 5 Iain Henderson 6 Chris Henry 7 Sean Doyle 8 Nick Williams.
Panchina: 16 Niall Annett 17 Andrew Warwick 18 Declan Fitzpatrick 19 Lewis Stevenson 20 Mike McComish 21 Michael Heaney 22 James McKinney 23 Craig Gilroy.

Note: cielo sereno, 13C, vento quasi assente. Campo in buone condizioni

Primo tempo: 10-9
Calci: Glasgow Warriors 4/4 (Russell 4/4 cp 1/1 tr 3/3); Ulster 3/5 (Jackson 3/5 cp 3/5)
Sin bin: 27′ Ryan Wilson (Glasgow Warriors),
Man of the match: Mark Bennett (Glasgow Warriors)
Spettatori: 7417
Arbitro: John Lacey (IRFU)


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