Magazine Rugby

Warriors, esordio da sogno in Champions Cup. Bath crolla 37-10 allo Scotstoun

Creato il 18 ottobre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

SAMSUNGScotstoun Stadium (Glasgow) – Esordio da sogno per i Glasgow Warriors nella nuova Champions Cup grazie alla netta vittoria su Bath.
I Glaswegians hanno dominato la gara sotto ogni punto di vista; attenti in difesa, decisi nei placcaggi, concreti e ‘cattivi’ nei breakdown, spietati in attacco e nelle ripartenze. I Termali, oggi, non sono mai, tranne un paio di occasioni, riusciti ad esprimere il rugby loro più congeniale, sempre sotto pressione e mai in grado di impensierire gli avversari; settimana scorsa, dopo essere andati sotto contro gli Wasps, avevano sfiorato il colpaccio, ma oggi i Warriors hanno dimostrato di essere, come si dice qui, “different gravy”.
Settimana prossima,  la trasferta di Montpellier dirà se i Warriors sono finalmente pronti per lottare per un posto nei quarti di finale della massima competizione europea; per Bath, invece, un altro passo falso in casa con Toulouse sarebbe quasi un addio ai sogni europei.

Gli avanti delle due squadre hanno subito occasione di mettersi in mostra; prima una maul dei Warriors, partita sui 22m difensivi, arriva ben oltre la metà campo avversaria, poi il pacchetto di mischia dei Termali conquista la prima punizione calciabile del match, che George Ford trasforma nei primi punti.

Dopo qualche minuto di sofferenza, i Warriors iniziano a mettere sotto pressione la difesa di Bath, che capitola al 10′; Bennett è bravissimo ad infilarsi in slalom tra gli avversari, andando a marcare sotto i pali nonostante l’intervento disperato di due avversari. Weir trasforma e lo Scotstoun si accende, ma un brutto errore di Stuart Hogg nell’azione successiva spegne subito l’entusiasmo. Su un calcio di Ford, l’estremo scozzese è impreciso e perde l’ovale; Joseph può recuperare la palla lasciata incustodita e andare a marcare la più facile delle mete, che Ford si incarica di trasformare. La gara torna in equilibrio grazie ad un piazzato di Weir, a punire una scorrettezza di Day che non rotola via, ma Bath vuole far pesare il contraccolpo psicologico della meta subita in quel modo. I Termali continuano, infatti, a testare i nervi degli scozzesi con palloni alti e profondi, che piovono sui ricevitori dei Warriors e, soprattutto, tendono a cercare Hogg.

I Warriors, però, passano in vantaggio con un calcio di Weir – avanti volontario di Joseph – e contengono le avanzate di Bath grazie all’ottimo Fusaro nel turnover decisivo a redimere l’ingenuità di Jonny Gray, che si fa pescare per due volte consecutive ad affossare una maul; Bath, che va in touche in entrambe le occasioni, arriva ad un metro dalla linea ma la difesa scozzese regge benissimo. Poco dopo, i Glaswegians vanno in meta per la seconda volta, con Sean Maitland bravo e testardo nel chiudere al largo un contrattacco ben orchestrato da Pyrgos.

Il mediano di mischia, quest’oggi capitano dei Warriors, ispira anche la terza meta dei suoi, quando coglie impreparata (colpevolmente) la difesa avversaria battendo veloce una punizione e aprendo il gioco sulla sinistra per Hogg che serve a Seymour l’ovale che l’ala va a schiacciare all’altezza della bandierina, eludendo l’intervento disperato di Rokoduguni. Weir manca le due trasformazioni e l’ultima punizione, da quasi quaranta metri, ma i Warriors vanno a riposo sul 23-10. Bath, dal canto suo, deve solo fare un enorme esame di coscienza collettivo nello spogliatoio, perché, come accaduto domenica scorsa all’Adams Park contro gli Wasps, dopo dieci minuti di gioco i Termali sono spariti dal campo.

La ripresa, invece, si apre coi Warriors ancora in attacco. Il TMO annulla la quarta meta degli scozzesi per un avanti millimetrico e sfortunato di van der Merwe, appena entrato al posto di Seymour, ad un soffio dalla linea bianca, ma nella mischia successiva il pack di Bath si supera e riesce ad alleggerire la pressione.

I Warriors continuano a mantenere il pallino del gioco, il possesso dell’ovale e, di conseguenza, l’inerzia del match. Gli scozzesi vincono la prima touche con possesso avversario, che finora hanno scelto di non contestare, e anche in mischia chiusa il pack scozzese ha ormai preso le misure ai Termali. Il merito più grande dei Warriors, però, è di non far esprimere Bath, di inaridire le fonti del gioco, rallentando ogni singolo tentativo di ripartenza degli inglesi. L’ingresso in campo del veterano irlandese Peter Stringer, carta della disperazione dell’head coach Mike Ford per tentare di cambiare le sorti di un match apparso, ormai, segnato, dà nuova linfa agli attacchi di Bath e, soprattutto, mette le due ali in condizione di farsi vedere.

Con l’uscita di Gavin Henson, i Termali smettono di calciare e cominciano ad avanzare alla mano; solo un’impresa della difesa scozzese riesce a fermare Rokoduguni prima che l’ala riesca ad andare in meta, ma nel complesso, sebbene gli attacchi inglesi, adesso, sembrino più organizzati, non riescono comunque a scalfire la granitica difesa scozzese.

I Warriors trovano il punto di bonus offensivo al 66′, dopo quasi mezz’ora di gioco che non ha mosso il tabellino. Swinson è bravissimo, sui 10m difensivi, nel turnover che dà il via all’azione; Matawalu riceve l’ovale e mette in mostra tutte le sue qualità di giocatore di Sevens, partendo da solo, calciando per se stesso e andando a recuperare la palla, fingendo anche un offload su Maitland prima di schiacciare in meta. Bath non c’è più e nell’azione successiva DTH van der Merwe serve con un grubber Mark Bennett che trova la personale doppietta e chiude virtualmente la gara.

Glasgow Warriors 37
Bath Rugby 10

Score: 4′ Ford cp (0-3), 10′ Bennett m Weir tr (7-3), 12′ Joseph m Ford tr (7-10), 18′ Weir cp (10-10), 24′ Weir cp (13-10), 29′ Maitland m (18-10), 36′ Seymour m (23-10); 66′ Matawalu m Weir tr (30-10), 70′ Bennett m Weir (37-10).

Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Sean Maitland 13. Mark Bennett 12. Peter Horne 11. Tommy Seymour 10. Duncan Weir 9. Henry Pyrgos (C) 1. Gordon Reid 2. Pat MacArthur 3. Euan Murray 4. Leone Nakarawa 5. Jonny Gray 6. Rob Harley 7. Chris Fusaro 8. Adam Ashe
Panchina: 16. Dougie Hall 17. Jerry Yanuyanutawa 18. Rossouw de Klerk 19. Tim Swinson 20. Tyrone Holmes 21. Niko Matawalu 22. Finn Russell 23. DTH van der Merwe

Bath Rugby: 15. Gavin Henson 14. Semesa Rokoduguni 13. Jonathan Joseph 12. Kyle Eastmond 11. Anthony Watson 10. George Ford 9. Micky Young 1. Nick Auterac 2. Ross Batty 3. Henry Thomas 4. Stuart Hooper (C) 5. Dave Attwood 6. Dominic Day 7. Guy Mercer 8. David Sisi
Panchina: 16. Rob Webber 17. Paul James 18. David Wilson 19. Charlie Ewels 20. Tom Ellis 21. Peter Stringer 22. Ollie Devoto 23. Horacio Agulla

HT: 23-10
Note: 17C, sole a tratti, vento forte (16mph).
Sin bin:
Man of the match: Henry Pyrgos (Glasgow Warriors)
Spettatori: 6746
Arbitro: Jerome Garces (FFR)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :