Finalmente anche in Scozia si torna a respirare aria di grande rugby, dopo le cocenti delusioni rimediate dalla nazionale e l’eliminazione prematura dall’Europa di entrambe le squadre.
Mai come in questa stagione, infatti, un club ha la concreta possibilità di portarsi a casa un “silverware”, un trofeo, o almeno di lottare fino in fondo, e alla pari, per un posto tra la nobiltà del rugby celtico.
I Warriors sono reduci da quattro vittorie consecutive, dopo la sconfitta patita alla RDS di Dublino contro Leinster (28-25, era il 1 marzo); il loro record contro le Provinces irlandesi è, in questa stagione, di cinque vittorie e due sconfitte (oltre a quella contro i Dubliners, l’altra è contro Munster in ottobre, unica occasione in cui gli scozzesi non hanno marcato nemmeno una meta).
“Sappiamo che il prossimo match contro Ulster sarà importantissimo per noi, perché con una buona prestazione – contro una grande squadra - potremmo metterci in condizione di finire la stagione in una delle prime due posizioni. Il nostro secondo tempo a Limerick è stato il migliore in assoluto che abbiamo giocato quest’anno“, ha detto Matt Taylor, allenatore della difesa dei Warriors, allo Scotsman. “Abbiamo fatto qualche errore, lasciato che loro passassero sei volte attraverso le nostre linee, ma siamo stati bravi nel chiudere subito i varchi, lavorando l’uno per l’altro e impedendo a Munster di avanzare. Abbiamo anche sommato venti turnover, e contro una squadra come loro è davvero un grandissimo risultato“.
Munster non marcava così pochi punti, in ogni competizione, dal 2009; ma i Warriors – che in fase offensiva hanno raccolto solo una vittoria con bonus, contro il Benetton Treviso – in questa stagione hanno concesso la miseria di 17 mete agli avversari, detenendo il record del Pro12.
“Ulster non ama che il gioco resti per troppo tempo nella propria metà campo, quindi si affiderà ai calci per risalire e guadagnare terreno. Hanno una buona difesa, ma in generale sono un’ottima squadra, con grandi giocatori che possono fare la differenza, e tutti noi sappiamo che venerdì sarà durissima. Noi prepariamo una gara alla volta, di settimana in settimana spostiamo il focus sul prossimo avversario, ma Ulster lo conosciamo abbastanza bene e sappiamo quali pericoli potrà crearci“.
“Detto questo“, continua Taylor, “anche loro dovranno pensare ai problemi che noi potremo creare. Vengono da un paio di settimane difficili, con due brutte sconfitte in Pro12 e Heineken Cup, e dopo aver giocato qui dovranno giocare contro Leinster e Munster. Sono convinto che se riusciremo a giocare con la stessa intensità mostrata a Limerick ci sono poche squadre che possono tenerci testa“.
I Warriors sanno che, nonostante le parole di facciata, sarà fondamentale vincere tutte le prossime quattro gare e arrivare in uno dei primi due posti, anche perché da quando sono stati introdotti i playoff nel 2010, nessuna squadra è riuscita nell’impresa di vincere una semifinale in trasferta. Finora i Glaswegians hanno avuto una buona stagione, ma le due sconfitte patite contro i NG Dragons e qualche punto di bonus offensivo lasciato per strada potrebbero pesare come macigni, se non dovessero battere Ulster venerdì.
Negli ultimi sei match contro i nordirlandesi, si sono registrate tre vittorie per parte; i Warriors, però, hanno vinto le ultime due gare, vincendo al Ravenhill in questa stagione (13-12, il 13 settembre scorso).