Siamo a Warstein, Sauerland, Germania. È il 1753 e Antonius Cramer inizia l’attvità brassicola della famiglia producendo la Warsteiner. Sono passati oltre 250 anni e ben nove generazioni, ma la birreria ha mantenuto il suo carattere di impresa familiare e ancora oggi è di proprietà della famiglia Cramer. Classe, passione e qualità, sono questi i valori su cui la Warsteiner fa affidamento per mantenere il posizionamento Premium che si è guadagnata negli anni.
Valori che vengono trasmessi al consumatore attraverso una vera e propria “cultura del bere”, affidata non solo alla scelta di ingredienti selezionati, ma anche all’attenzione nel servizio, alla corretta spillatura, affinché l’atto di offrire la birra divenga quasi un rito. E allora se di rito si vuole parlare, perché non abbinare la birra ad un altro “oggetto” culto, soprattutto per noi italiani: il cibo. Dal 2008, infatti, Warsteiner collabora con la Scuola di Cucina Congusto, sia per consigliare i giusti abbinamenti, sia per andare oltre e diffondere l’utilizzo della birra come ingrediente in cucina. Questo sodalizio prevede degustazioni con chef professionisti, per sperimentare abbinamenti originali tra il cibo e le varie tipologie di birre presenti nel portfolio della Warsteiner.
Ed è esattamente quello che è accaduto ieri sera: Domenico della Salandra, chef presso il ristorante Taglio di Milano, ha ha guidato 10 impacciati blogger nella realizzazione di tre diverse portate. Nel corso della serata, La birra nel piatto, della Salandra ha coinvolto i partecipanti nella preparazione di: caponata di stagione con riduzione di birra Konig Ludwig Weissbier; gnocchetti ripieni di patate su vellutata di birra Konig Ludwig Dunkel, asparagi e burrata; e crumble con ganache al cioccolato bianco e caramello salato aromatizzati alla birra Warsteiner Premium Verum. E dopo aver messo le mani in pasta tutti ad impugnare le forchette per assaggiare i frutti del duro lavoro.