Lo Stato di Washington è stato il secondo, dopo il Colorado, a legalizzare la cannabis per scopi ricreativi negli USA, dove la maggioranza dei residenti attraverso un referendum popolare nel novembre 2012 ha votato a favore del possesso e della vendita di marijuana in quantità limitate: oggi nello Stato tutti i cittadini (dai 21 anni in su) possono acquistare fino a 28 grammi di cannabis nei 160 negozi aperti nell’ultimo anno. La legge ha fruttato alle casse dello Stato quasi il doppio del gettito fiscale stimato subito dopo l’entrata in vigore della normativa, vale a dire circa 65 milioni di dollari in tasse, accise e imposte locali. I dati registrati dai rivenditori parlano di più di 10 tonnellate di cannabis acquistate di 14 raccolte nel corso dell’ultimo anno, per un fatturato di oltre 260 milioni di dollari.
Numeri sicuramente allettanti per altri Stati americani che presto seguiranno il modello del Colorado, come l’Alaska e l’Oregon, dove le istituzioni stanno già mettendo a punto i nuovi regolamenti. Per quanto riguarda la marijuana terapeutica, invece, sono già 20 gli Stati negli USA (più il Distretto di Columbia) ad averne approvato l’uso e altri 12 starebbero valutando l’ipotesi di regolamentare questo mercato, dal momento che anche la ricerca scientifica ha dimostrato l’efficacia della cannabis, ad esempio nella terapia contro il cancro, l’epilessia, la sclerosi multipla, oppure per curare la fibromialgia.
Nello Stato di Washington, nonostante il mercato legale della cannabis ricreativa si sia sviluppato ben oltre le aspettative, gli imprenditori del settore hanno già accusato l’industria farmaceutica di concorrenza sleale, denunciando una differenza di tassazione che va ad avvantaggiare il mercato della cannabis medica e che costringe invece i negozi ad abbassare i prezzi. A questo proposito comunque, il Governatore dello Stato di Washington, Jay Inslee, ha già firmato una legge che entrerà in vigore in questi giorni per portare il mercato della marijuana medica in linea con quello ricreativo, con un’unica imposta del 37%. Contestualmente, aumenteranno anche le coltivazioni rigorosamente gestite sul territorio, che permetteranno ai rivenditori di uniformare il prezzo portandolo a 11,5 dollari al grammo, anziché 30.
A differenza delle aspettative pessimistiche degli oppositori alla legalizzazione, secondo un recente rapporto del Drug Policy Institute, il mercato legale della marijuana ha prodotto una diminuzione dei reati connessi alla cannabis del 98%, mentre l’aumento delle emergenze registrate dal Washington Poison Center e dal Washington State Patrol è stato classificato come “lieve”. Con buone probabilità, quindi, Colorado e Stato di Washington faranno da apripista ad una serie di altri Stati negli USA e nel mondo che sceglieranno di intraprendere la strada della legalizzazione.
Eleonora Dafne Arnese