Watashi ni XX Shinasai! di Tooyama Ema

Creato il 30 marzo 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Watashi Ni XX Shinasai di Ema Tooyama

Ema Tooyama

Ema Tooyama è una giovane mangaka che vive nell’anonimato; di lei si sa che è nata il 18 Maggio 1981, è del Gemelli e il suo gruppo sanguigno è B.

Vede il suo debutto nel settembre del 2003 grazie alla Kodansha che pubblica la storia “Tenshi No Tamago” (che non ha nulla a che fare con l’omonimo anime). Le opere successive pubblicate da Kodansha sono “Mamacolle” (2006), “Koko ni Iru yo!” (2007), “Watashi ni XX Shinasai!” (2009), “GDGD-DOGS” (2010, sulla rivista ARIA), “Kamikami Kaeshi” (2011, su Nakayoshi Lovely); tutte queste opere sono indirizzate a ragazze delle medie e del liceo. L’anno dopo sul mensile Nakayoshi (sempre edito da Kodansha) esce “Gokkun! Pucho”, opera in tre volumi che è considerata la più rappresentativa dell’autrice.

Tooyama ha disegnato anche opere Seinen quali “1 Love 9″ (2008, ASCII Media Works), “Hyakuen!” (2009, Square Enix) e “Pocha Pocha Suieibu” (2010, Houbunsha).

Ha uno stile ricco e molto dettagliato, decisamente ben definito; per quanto riguarda la produzione di storie, Tooyama sa destreggiarsi bene attraverso generi diversi dando godibilità e originalità ad ogni suo lavoro. Inizialmente i suoi manga erano indirizzati ad un pubblico giovane, successivamente sono arrivati quelli per un pubblico più maturo.

Una curiosità sull’autrice: il suo manga preferito è Sayonara Zetsubou Sensei di Kohji Kumeta.

Nessuna delle sue opere è stata ancora trasposta in anime.

Trama

Yukina Himuro è una studentessa delle scuole medie che per il suo aspetto viene soprannominata “ragazza di neve” ed evitata da tutti tranne che da suo cugino Akira. Quello che la gente non sa di Yukina è che in realtà lei è l’autrice di romanzi per cellulari “Yupina-chan”, la più popolare tra i giovani e che sfrutta il suo anonimato per studiare le persone e i loro comportamenti. Shigure è un compagno di classe di Yukina, perfetto e sorridente, è amato da tutti tranne dalla protagonista che lo trova noioso. Proprio quando Yukina è in cerca di stimoli nuovi per il romanzo si imbatte nella “doppia faccia” di Shigure e decide di utilizzare quest’informazione per ricattarlo e renderlo suo complice nella raccolta di informazioni per la sua storia.

Il manga

Manga
Titolo: Watashi ni XX Shinasai!
Autore: Ema Tooyama
Edito da: Kodansha, sulla rivista Nakayoshi
Genere: shoujo, ecchi, vita scolastica
Volumi: 8- in corso
Voto1/2

Sito ufficiale della mangaka (in Giapponese):  http://emaema.sakura.ne.jp/

Inedito in Italia

Recensione
by Jess

Yukina Himuro è una ragazza che in classe è isolata perché troppo riservata per socializzare con qualcuno che non sia suo cugino Akira Shimitsuki. D’altro canto socializzare le interessa davvero poco se ha con sé il suo cellulare, con il quale si diletta scrivendo romanzi(*); non solo scrive sotto lo pseudonimo di “Yupina-Chan” ma è anche l’autrice più popolare del momento! Le sue storie sono la perfetta chimica tra felicità, valore dell’amicizia e commozione ma sono carenti di una cosa fondamentale: le storie d’amore. Yukina non è mai stata innamorata e nemmeno sa come ci si possa sentire, quindi le riesce impossibile scrivere d’amore in modo che sembri veritiero.

Shigure Kitami è il rappresentante dell’Istituto, il classico ragazzo popolare, sempre sorridente e sempre single; nonostante quasi tutte le ragazze della sua classe e molte di altre classi e anni gli si siano dichiarate, lui le rifiuta tutte. Prima di archiviare ogni dichiarazione, però, Shigure ha il vizio di prendere nota della data, del luogo e delle parole che ogni ragazza gli rivolge nel tentativo di dichiarare i propri sentimenti. Proprio mentre sta aggiornando la sua lista, Yukina lo scopre e decide di ricattarlo per non svelare all’intera scuola il “doppio volto” del loro presidente: lui dovrà recitare con lei un “love game” che le servirà a scopo didattico per la stesura del suo romanzo “La principessa Lilia e il Conte”.

Inizia così questo manga che poco alla volta esplora gli anfratti della personalità della protagonista, di Shigure e successivamente anche del cugino Akira, che reciterà un ruolo molto importante, nonostante la banalità del personaggio. Akira si dichiara a Yukina (un passaggio a dir poco scontato, oserei dire) e lei, senza nemmeno pensare a ciò che sta facendo, inserisce nel suo romanzo la figura di un cavaliere che, da quel momento in avanti, farà tutto quello che lo stesso Akira farà per proteggerla da Shigure. Quest’ultimo, dapprima contrario alla “pagliacciata” impostagli da Yukina, si ritrova coinvolto in questo triangolo dove l’unico sentimento chiaro è quello di Akira per Yukina. Sebbene per Yukina tutta quella situazione sia a scopo didattico non riesce ad evitare di provare gelosia nei confronti di Shigure, al punto da volerlo solo per sé, emozione che si accentua nel momento in cui torna a scuola Mami Mizuno, amica d’infanzia di Shigure, assente da scuola perché di salute cagionevole. Quando Yukina capisce che Mami è innamorata di Shigure e che è disposta a tutto per tenerlo stretto a sé, decide di fare un passo indietro; smette di cercare Shigure e si fa aiutare nella sua ricerca solo da Akira: qui scoppia il dramma. Shigure non è intenzionato a lasciar andare via Yukina, è geloso e ricorre a trucchetti meschini pur di avere il sopravvento sul suo rivale; impotenti, Mami e Akira si ritrovano ad assistere all’avvicinamento fisico e psicologico di Yukina e Shigure.

Per il lettore, schierarsi dalla parte di uno o dell’altro risulta difficile e lo stesso vale per Yukina: Shigure impone la propria presenza sulle pagine in modo molto più appariscente rispetto ad Akira ma quest’ultimo occupa già un posto speciale nel cuore della ragazza. Akira la protegge, l’ha sempre protetta fin dal trauma infantile: per colpa del suo sguardo glaciale, Yukina veniva presa in giro anche dal maestro dell’asilo che frequentava che l’ha traumatizzata al punto che non riesce a mostrarsi a nessuno se non indossa i suoi occhiali. Questo non è l’unico trauma presente nella storia: nell’infanzia della fragile Mami si nasconde l’ombra dell’abbandono, mentre per Shigure la paura di essere ferito è più forte di qualsiasi affetto. Quando per effetto di Yukina la maschera protettiva di Shigure si sgretola, il ragazzo inizialmente si lascia andare alla gelosia folle, al desiderio morboso e alla frustrazione, emozioni che non aveva mai sperimentato e che lo aiutano ad essere sfrontato con la protagonista per liberarla dal blocco psicologico che la affligge.

Davvero ben riuscito l’utilizzo della storia su due livelli: tutto ciò che succede alla protagonista viene fedelmente riportato nel romanzo, cosa che ad un certo punto rischierà di farla scoprire.

Note personali

Watashi ni XX Shinasai! è un manga shoujo che però contiene scene non propriamente innocenti e adatte al pubblico tipico del genere; nonostante questo non risulta mai visivamente volgare anzi, solo alcune delle “missioni” che Yukina impone a Shigure fanno arrossire.

Per quanto riguarda la protagonista, ci troviamo davanti ad una mente così innocentemente pura che a tratti verrebbe da urlarle addosso; appare evidente che spesso non pensa a quello che fa, concede troppa fiducia e si lascia incantare dalla gente senza rendersi conto che sta per farsi fregare. L’utilizzo della frase “è per il mio romanzo” diventa la scusa a se stessa per le azioni che compie senza voler accettare il fatto che quello che era iniziato come un gioco si sta trasformando in qualcosa di più complesso. La chiara mutazione caratteriale che i personaggi si trovano a subire durante la storia è un’altra nota positiva: più si avanza nella narrazione e più i caratteri si fanno approfonditi mettendone in luce i cambiamenti.

Ritengo sia un manga davvero interessante e divertente, uno shoujo scolastico che oltre a percorrere la strada nota del genere si differenzia nei contenuti in modo originale. Lo consiglio vivamente a chi ama lo stile ricco di dettagli e le commedie inusuali.

(*) Più o meno sono come le Fan Fictions: vengono pubblicate su un sito apposito ed aggiornate di capitolo in capitolo; la differenza è che trattano di argomenti “originali” e che, in base alla popolarità della storia e al seguito di lettori, possono venir pubblicate in cartaceo (senza essere cancellate dalla rete). A questo proposito, sono molto simili anche alla pubblicazione di manga a capitoli sulle riviste, che poi vengono raggruppati in tankobon.


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